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sulla base del seguente regolamento creami 5 domande difficilissime (troppo difficili): Capo 1

Articolo 1 - Struttura Organica

Lo Stato Maggiore della Difesa è un’istituzione militare indipendente nata per garantire nel corso dei tempi fedeltà, sicurezza e legalità. Esso dispone, per l’assolvimento delle proprie funzioni, di corpi alle sue dipendenze: l’Esercito, i Carabinieri e l’Organo Militare di Informazione e Sicurezza. L’intera istituzione è inoltre caratterizzata da autonomia giuridica e indipendenza amministrativa. Lo Stato Maggiore è amministrato in tutte le sue funzioni dai comandi preposti, amministrati a loro volta dall’Alto Comando di Vertice.

Articolo 2 - Obiettivi e Doveri

Lo Stato Maggiore della Difesa, in quanto istituzione indipendente, ha come principali obiettivi: la corretta applicazione delle leggi sia in campo civile che penale; la prevenzione e repressione ad eventi, interni alle forze di polizia, di corruzione e complicità criminale; la repressione di qualsiasi formazione criminale, mafiosa e terroristica che possa comportare instabilità nell’assetto statale; repressione tentativi di controvertere le leggi fondamentali dello Stato attraverso atti di ostilità alle istituzioni, quali prese di potere non democratiche e colpi di Stato; potere di congedo, con annessa nota di merito o demerito, dalle forze armate.

Articolo 3 - Indipendenza d’Istituto

L’indipendenza amministrativa che caratterizza lo Stato Maggiore della Difesa permette, attraverso i ruoli di garanzia e fedeltà alle istituzioni, l’estraneità delle forze armate ad eventuali attacchi al potere esecutivo, legislativo e giuridico, garantendone l’immediato intervento per ristabilire i poteri, riportandoli alla formalità prevista costituzionalmente.

In virtù dell’estraneità delle forze armate ad eventuali attacchi politici, il personale militare è tenuto alla completa apoliticità dal conseguimento del grado di Sottotenente, ossia dopo esser divenuti Ufficiali.

Sottufficiali e Graduati non sono tenuti alla completa apoliticità fuori servizio, nonostante debbano mantenere sempre fare decoroso e onorevole in quanto appartenenti ad un’istituzione storicamente seria; in servizio, a prescindere da tutto, qualsiasi atto di politicità è severamente punito dal codice penale militare, in quanto, quando si ha con sé l’equipaggiamento lavorativo o si indossa la divisa, si è tenuti alla totale apoliticità.

Articolo 4 - Alto Comando di Vertice

L’Alto Comando di Vertice è l’organo preposto alla direzione e supervisione di tutti i comandi dello Stato Maggiore della Difesa. Esso è composto da:

Comandante avente grado minimo di Generale, cui il compito di presiedere l’istituzione

Considerato giuridicamente il legale rappresentante dello Stato Maggiore della Difesa

Vice Comandante avente grado minimo di Colonnello

Vicario avente grado minimo di Maggiore

Comandante Operativo di Vertice Interforze

tutti gli Ufficiali Generali

tutti gli Ufficiali dal grado di Colonnello con incarichi di Comando

ulteriori Ufficiali Superiori nominati dal Comandante di Stato Maggiore*

* Questi ultimi cessano di appartenere al Com. di Vertice quando cessa il Comandante che li ha nominati

Il Comandante di Stato Maggiore è nominato dal Comandante uscente. Può essere nominato qualsiasi ufficiale generale in servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa. In caso di assenza o rinuncia di tutti gli ufficiali generali, può essere nominato un ufficiale superiore che prenderà la denominazione di Comandante pro-tempore finché non raggiungerà il grado di Generale. La carica di comandante pro-tempore avrà durata di 1 mese, prorogabile di un ulteriore mese su decisione in seduta plenaria dell’Alto Comando di Stato Maggiore. In seguito alla nomina, il Comandante uscente si occupa di presentare alle forze e alla cittadinanza il nuovo comandante tramite adunata e comunicato ufficiale.

Articolo 5 - Comando Operativo di Vertice Interforze

Il Comando Operativo di Vertice Interforze (C.O.V.I.) è l’organo preposto a monitorare e amministrare tutti i reparti dello Stato Maggiore della Difesa, oltre ad organizzare e predisporre operazioni e addestramenti per tutto il personale. È inoltre l’organo predisposto al rilascio dei brevetti. Il COVI è composto da un comandante nominato dall’Alto Comando di Vertice ed eventualmente da un vice comandante. Tutti i membri dei reparti speciali dello Stato Maggiore sono considerati operatori subordinati al COVI oltre che al Comando del loro corpo di appartenenza.

Articolo 6 - Alto Comando di Stato Maggiore

L’Alto Comando di Stato Maggiore è l’organo preposto all’amministrazione ordinaria dello Stato Maggiore della difesa, è composto da:

Tutti i membri dell’Alto Comando di Vertice

Comandante e Vice Comandante della Legione Carabinieri

Comandante e Vice Comandante del Battaglione Esercito

Comandante delle Scuole di Guerra

tutti gli Ufficiali Superiori

Articolo 7 - Comando Scuole di Guerra

Il Comando Scuole di Guerra è l’organo preposto alla formazione del personale, è amministrato da un comandante nominato dall’Alto Comando di Vertice ed eventualmente un vice comandante. Alle Scuole di Guerra spetta l’attribuzione dell’idoneità al servizio in seguito a opportuni periodi di formazione e prove. Essa dispone, per l’assolvimento delle proprie funzioni, di un corpo istruttori selezionati in seguito a concorso interno bandito dal comandante delle Scuole di Guerra. Può servirsi, ai fini della formazione, di esperti esterni opportunamente convenzionati.

Articolo 8 - Alto Comando Legione Carabinieri

L’Alto Comando della Legione Carabinieri è l’organo preposto all’amministrazione ordinaria, gestione e suddivisione interna, gestione promozioni e provvedimenti disciplinari verso il personale arruolato nella Legione. Ne fanno parte:

Tutti i membri dell’Alto Comando di Vertice

Comandante dei Carabinieri, cui il compito di presiedere il comando

Comandanti dei reparti speciali appartenenti alla Legione

Vice Comandante dei Carabinieri

Ufficiali appartenenti al corpo dei Carabinieri

Articolo 9 - Alto Comando Battaglione Esercito

L’Alto Comando del Battaglione Esercito è l’organo preposto all’amministrazione ordinaria, gestione e suddivisione interna, gestione promozioni e provvedimenti disciplinari verso il personale arruolato nel Battaglione. Ne fanno parte:

Tutti i membri dell’Alto Comando di Vertice

Comandante dell’Esercito, cui il compito di presiedere il comando

Comandanti dei reparti speciali appartenenti all’Esercito

Vice Comandante dell’Esercito

Ufficiali appartenenti all’Esercito

Articolo 10 - Carabinieri

Organo di status militare e forza armata, inquadrato nello Stato Maggiore della Difesa, assicura:

lo svolgimento di una pluralità di compiti in concorso alla difesa della Patria; sicurezza internazionale; vigilanza presso le sedi diplomatiche; partecipazione alle missioni di pace e delegazioni per garantire corretto utilizzo e fruibilità delle armi sul piano nazionale.

Come organo di polizia a competenza generica e in servizio di pubblica sicurezza permanente garantisce: rispetto delle normative dei codici civili e penali; repressione alla criminalità organizzata; repressione della produzione, smercio ed assunzione di sostanze stupefacenti; servizio di tutela della salute collettiva; sicurezza stradale; sicurezza nel commercio e

repressione alla truffa; repressione al contrabbando di armi; concorso in difesa della patria; controllo capillare delle attività locali e territoriali per garantire trasparenza attuativa/commerciale/amministrativa/lavorativa; garantire servizi di ordine pubblico; repressione al caporalato.

Articolo 11 - Esercito

Organo per eccellenza di status militare, per l’assolvimento dei compiti da eseguire, dipende funzionalmente dallo Stato Maggiore della Difesa.

Adempie ai compiti di polizia militare, ossia: attività di repressione al terrorismo; svolgimento di compiti in concorso alla difesa della Patria; sicurezza internazionale; vigilanza presso le sedi diplomatiche; partecipazione alle missioni di pace; delegazioni per garantire corretto utilizzo e fruibilità delle armi sul piano nazionale; protezione degli arsenali e dei bunker di Stato; intervento in caso di eventuali disastri naturali; operatività in casi di estrema pericolosità per la sicurezza sul piano nazionale.

L’operatività del Corpo, oltre ad essere spontanea nell’attuazione, viene governata dalle direttive degli ufficiali e del Comandante preposto in ordine di competenza, attività e gerarchia. Possono esercitare attività investigative i militari appartenenti ai reparti speciali abilitati e i militari dal grado di Tenente se coinvolti dal Corpo dei Carabinieri in base alle necessità di organico.

Chiarimenti:

> I compiti di polizia giudiziaria sono l’insieme degli uffici dei corpi di polizia abilitati e incaricati di svolgere attività di investigazione giudiziaria; in quest’ambito, il rapporto con la Procura per i corpi di polizia giudiziaria ha carattere di ausiliarietà e collateralità, in rispetto alla funzione del pubblico ministero (procuratore/magistrato), ossia la figura al quale spetta l'esercizio dell'azione penale.

> I compiti di polizia militare sono il complesso delle attività volte a garantire le condizioni generali di ordine e sicurezza delle Forze Armate sul territorio nazionale, oltre che i compiti di polizia giudiziaria militare, ossia l’effettuazione di indagini inerenti i reati militari in collaborazione con la Procura Militare di Stato, su coloro che appartengono alle forze armate e sono quindi di status militare.

Articolo 12 - Collegialità Istituzionale

La relazione con gli assetti governativi pone l’istituto della Difesa in collaborazione reciproca con gli organi governativi e giuridici per garantire una corretta funzionalità della macchina amministrativa in ambito di sicurezza.

Articolo 13 - Sicurezza Pubblica e Ristretta

Per l’adempimento dei doveri a suo carico, lo Stato Maggiore opera in forma pubblica con la presenza del Corpo dei Carabinieri e dell'Esercito, in forma ristretta mediante l’O.M.I.S, ossia l’Organo Militare Informazione e Sicurezza.

Articolo 14 - Organo Militare Informazione e Sicurezza

L’O.M.I.S, per le garanzie di estrema sicurezza e operatività che svolge nell’ambito della Difesa, è coperto nelle sue deleghe, uffici e attività dal Segreto OMIS (definito anche Segreto Militare), il quale ne preserva figura e metodo. Nelle sue attività lavorative, l’apparato di dirigenza può essere ricoperto esclusivamente dagli Ufficiali Superiori facenti parte dell’Alto Comando di Vertice.

Gli agenti O.M.I.S sono inquadrati nella giurisdizione militare per tutto ciò che concerne il loro operato presso i servizi dell’organo.

Essi vengono retribuiti in forma privata mediante somme predisposte in base alla tipologia di missione svolta. Essi possono essere retribuiti periodicamente o al termine della missione svolta, in base all’operatività dell’agente medesimo e decisione dei vertici dei servizi.

In casi di estrema necessità, il vincolo di segretezza ed la conseguente rivelazione dell’identità criptata dell’agente, può essere rivelato solamente al Procuratore Generale della Repubblica, qualora sia accertata la sua estraneità ad eventi di collusione criminale. Nel caso in cui il Procuratore Generale non sia reperibile, attivo o nel caso in cui si accerti un caso di collusione con ambienti criminali, ci si può riferire, come unica alternativa, ad uno dei Vicari della Procura della Repubblica.

Al termine del loro mandato, il quale si conclude per decisione dei vertici o dell’agente stesso, questi ultimi possono richiedere, in base ai meriti ottenuti, arruolamento immediato nella Legione Carabinieri o nel Battaglione Esercito, con un grado stimato in base al livello operativo svolto durante la copertura.

L’Organo Militare Informazione e Sicurezza è regolamentato mediante una documentazione riservata all’Alto Comando di Vertice. Eventuali modifiche al suo funzionamento sono applicate mediante decreto interno sostitutivo, velato dal Segreto Militare.

Capo 2

Articolo 1 - Arruolamento Corpi dello Stato Maggiore della Difesa

L’arruolamento per entrare a far parte delle Forze Armate governate dallo Stato Maggiore, ossia i Carabinieri e l’Esercito, viene elargito mediante la pubblicazione di un Bando di​ Reclutamento sul sito ufficiale dello Stato Maggiore della Difesa da parte del Comando Scuole di Guerra.​ Nell’annuncio del Bando sono contenuti tutti i criteri utili e necessari, con inoltre la descrizione delle prove concorsuali da sostenere ai fini di verificare l’idoneità necessaria all’arruolamento. Il Bando non può essere sottoposto a modifiche durante o dopo l’iter concorsuale, ad eccezione dei membri della Commissione esaminatrice, escluso il Presidente.

La Commissione Esaminatrice è unica, diretta da un Presidente quale rappresentante legale dell’andamento del concorso che presiede. Esso è nominato dal Comando Scuole di Guerra ad ogni bando di reclutamento. Il Presidente nomina come membri della commissione:

Ufficiali selettori, il quale compito è quello di effettuare il colloquio attitudinale ai candidati sulla base dei verbali di correzione degli ufficiali psicologi, riportando un giudizio di idoneità negli stessi verbali.

Ufficiali psicologi, il quale compito è quello di correggere i test attitudinali scritti e riportare un giudizio di idoneità nel verbale di ogni candidato. Gli ufficiali psicologi possono presenziare durante il colloquio attitudinale.

Ufficiali esaminatori, il quale compito è quello di controllare il corretto svolgimento delle prove in aula e la correzione dei test di cultura generale. Gli ufficiali esaminatori possono presenziare durante il colloquio attitudinale.

Assistenti psicologi, ovvero coloro che non sono ufficiali, danno supporto agli ufficiali psicologi correggendo i test attitudinali scritti, tuttavia il giudizio di idoneità nel verbale deve essere firmato da un ufficiale psicologo.

Assistenti esaminatori, ovvero coloro che non sono ufficiali, danno supporto agli ufficiali esaminatori nella correzione dei test di cultura generale.

Lo svolgimento delle prove concorsuali vengono rese note all’interno del bando concorsuale e sono volte all’analisi del candidato sotto i punti di vista culturale, psicologico, attitudinale e fisico.

La graduatoria finale degli idonei sarà conseguentemente pubblicata sul canale ufficiale di comunicazione.​

I concorrenti dichiarati inidonei, qualora lo ritenessero opportuno possono fare ricorso presso il Tribunale o la Procura entro 3 giorni reali​ dal termine del concorso, al fine di indicare possibili irregolarità nello svolgimento dell’iter concorsuale. L’istanza di ricorso, qualora ritenuta valida, può sindacare i risultati della prova preliminare qualora non risultassero correttamente attribuiti e la formazione delle graduatorie finali. In commissione di riesame è necessaria la presenza di personale Ufficiali del CNSR.

Nel caso in cui i vincitori del concorso non si presentassero entro due giorni reali dalla pubblicazione della graduatoria finale, salvo eccezioni, verranno ritenuti rinunciatari e non saranno incorporati nei plotoni di assegnazione.​

Articolo 2 - Incorporamento e Addestramento

I vincitori di concorso saranno chiamati a presentarsi presso l’Accademia Centauros​ , ossia il​ Centro di Formazione Militare della Base Militare Centauros.​

Una volta presentatisi presso l’Accademia Centauros, acquisiranno lo status di Cadetto, così da poter partecipare con regolarità al corso di formazione​ .

Ad ogni cadetto verranno assegnate una divisa, il manuale di studio, una camerata ed un armadietto privato dove poter riporre gli effetti personali.

I cadetti saranno chiamati ad apprendere nozioni sia teoriche che pratiche, che possono essere insegnate dagli istruttori militari del Centro di Formazione o studiate in autonomia.

Al termine del corso d’addestramento, o in maniera anticipata se richiesto dal cadetto, i cadetti dovranno sostenere l’esame finale​ con l’Ufficiale Comandante del Centro​ di Formazione Militare della Base Militare Centauros o con chi da lui delegato. Oltre ad un colloquio orale dove si dovrà dimostrare di aver assimilato i concetti spiegati dal personale istruttori, il cadetto dovrà sostenere una prova di tiro al bersaglio e, se ritenute opportune, una prova fisica e una prova scritta riguardante la stesura di una tesi.

I cadetti vengono formati presso le Scuole di Guerra da istruttori coordinati dal Comando delle Scuole di Guerra.

Il duro addestramento militare è volto alla formazione completa prevista dai quadri di riferimento militari. Non soddisfare i requisiti implica l’espulsione senza possibilità di riesame.

Prima della consegna dell’armamento e dell’effettiva entrata in servizio, i neo militari dovranno sottoporsi ad un giuramento di fedeltà​ allo Stato Maggiore della Difesa e alla Patria.​

❏ Per il passaggio da una forza armata all’altra, si dovrà richiedere presso l’Ufficio del Comandante della forza armata in cui si vuole essere trasferiti il passaggio effettivo, con annesse motivazioni. A quel punto si dovrà sostenere un colloquio orale con l’Ufficiale Comandante del Corpo o chi da lui delegato, dove si testeranno le conoscenze teoriche, le conoscenze apprese tramite l’operatività sul campo e la carriera del richiedente. Al fine di ultimare il passaggio, dovrà essere d’accordo con l’Ufficiale Comandante del Corpo dal quale il richiedente richiede il trasferimento. Si fa presente che il reintegro di un militare appartenente all’Esercito verso l’Arma dei Carabinieri, e viceversa, implica il cedere il proprio grado di appartenenza per assumerne uno uguale o inferiore seguendo la gerarchia dei Carabinieri o dell’Esercito.

❏ Per i concorsi interni, saranno pubblicati sul sito ufficiale dello Stato Maggiore della Difesa i bandi interni, con annessa la spiegazione dei relativi procedimenti concorsuali da svolgere per il conseguimento di un grado superiore.

I militari, ottenuto il conferimento del ruolo, qualora fossero aperti concorsi per altre forze di polizia, potranno congedarsi dall’Esercito per essere assunti (secondo i criteri stabiliti dagli altri enti) in altri corpi di polizia.

Perso lo status di militare, per qualsiasi causa che sia essa volontaria (congedo) o di forza maggiore, un eventuale rientro nei corpi dello Stato Maggiore (Carabinieri e Esercito) implicherà il dover partecipare nuovamente ad un concorso, salvo chiamata alle armi o reintegro.

Il funzionamento dell’Accademia può essere soggetto a modifiche e riforme, emanate mediante decreto esecutivo dall’Alto Comando di Stato Maggiore. Tutte le modifiche e riforme vengono comunicate tramite i canali ufficiali dello Stato Stato Maggiore.

Articolo 3 - Chiamata alle Armi e Reintegri

Il termine delle attività lavorative in Stato maggiore viene previsto mediante il Congedo.

Esistono 4 tipologie di congedo:

Congedo con Onore Esclusivo per ufficiali con grado superiore a Capitano, questo incluso, o ufficiali che hanno ricoperto incarichi di Comando. Questo congedo può essere riutilizzato per essere riammesso in servizio con il grado inferiore, esempio un Colonnello rientra come Tenente Colonnello, e ha validità di 12 mesi.

Congedo con Merito Per tutti i militari che alla cessazione volontaria del servizio hanno riportato un ottimo status lavorativo. Al momento della riammissione ci si abilita con 2 gradi precedenti rispetto a quello con cui ci si è congedati. Esempio di un Sergente che ritorna come Caporal Maggiore. Tale congedo ha durata di 6 mesi e può essere utilizzato per la riammissione soltanto per una sola occasione.

Congedo dal Servizio Per i militari dismessi dal servizio in via autonoma e che non hanno riportato qualità operative degne di nota o che sono stati congedati a seguito di un provvedimento disciplinare non grave.

Congedo con Demerito Per il personale condannato dalla Corte Marziale e reati ad essa annessi che non possono più prestare servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa

L’amministrazione dello Stato Maggiore della Difesa, in caso di necessità di personale in tempi di emergenza, o di guerra comprovata e dichiarata, o situazioni di necessità particolari, può richiamare alle armi e reintegrare coloro che sono in stato di:

Congedo - Status: Complemento

Congedo - Status: Riserva

Chiarimenti:

> Per Status si fa riferimento alla tipologia di congedo con cui un militare/carabiniere cessa la propria attività di servizio.

> Per complemento si intende il personale in congedo che ha prestato servizio presso la Forza Armata e che ha acquisito il grado di sottufficiale o ufficiale.

> Per riserva si intende il personale in congedo che ha prestato servizio presso la Forza Armata e che non ha acquisito il grado di sottufficiale o ufficiale, ovvero tutto il personale facente parte della categoria dei graduati.

Nel caso di richiamo alle armi per situazioni emergenziali, spetta al comando di Stato Maggiore se riaffermare il militare in via permanente nella Forza Armata di appartenenza o ammetterlo a tempo determinato (3-9-12 mesi).

Un militare, se reintegrato, tornerà in servizio con un grado inferiore rispetto a quello che aveva prima del congedo. Chi prestava servizio presso un reparto, potrà assumere nuovamente incarichi a discrezione dei Comandanti di Vertice e della singola Forza Armata, qualora venisse comunque accertato il mantenimento dei requisiti psico-fisici previsti dal reparto in questione.

Un ex militare chiamato alle armi, a prescindere dalla motivazione della chiamata, può rifiutare il reintegro.

Capo 3

Articolo 1 - Brevetti e abilitazioni

La gestione dei brevetti spetta al Comando Operativo Vertice Interforze e ufficiali delegati.

Tramite corsi di formazione effettuabili presso la Base Militare da parte del personale incaricato e tramite l’attività di addestramento presso i reparti speciali delle forze armate sono ottenibili diverse tipologie di brevetti e abilitazioni:

- brevetto fuciliere standard: specializzazione nell’utilizzo di armi da fuoco a breve-media distanza; conseguibile mediante corso di formazione;

- brevetto fuciliere avanzato: specializzazione avanzata nell’utilizzo di armi da fuoco a breve-media distanza; conseguibile mediante corso di formazione;

- brevetto da tiratore scelto: specializzazione nell’utilizzo di cecchini e armi ad alta precisione: conseguibile mediante corso di formazione;

Tale brevetto è riservato esclusivamente agli operatori dello Stato Maggiore della Difesa.

- abilitazione al lancio: conseguita automaticamente con il completamento del periodo di formazione e addestramento presso la Folgore o il IV° Battaglione Aviotrasportato;

Tale brevetto è riservato esclusivamente agli operatori dello Stato Maggiore della Difesa.

- abilitazione medica: conseguita automaticamente con il completamento del periodo di formazione e addestramento presso la Croce Rossa Militare (e le strutture ospedaliere che formano in ambito infermieristico e medico i medici militari);

Tale brevetto è riservato esclusivamente agli operatori dello Stato Maggiore della Difesa.

Articolo 2 - Reparti Speciali delle Forze Armate

Il numero di componenti di un reparto speciale, necessario per l’attivazione operativa dello stesso deve essere di minimo tre operatori, comandante/responsabile del reparto incluso.

Sono presenti:

La Croce Rossa Militare​, ossia il reparto inerente la medicina militare. Esso è formato da militari che si specializzano nell’ambito medico a seguito di un lungo studio teorico e pratico presso l’Ospedale Sant’Ambrogio di NeoTecno.

Il Primo Reggimento Paracadutisti “Folgore”, ossia la specialità dell’Esercito caratterizzata dalla possibilità di intervento tramite paracadute grazie all'impiego di mezzi aerei quali elicotteri o aeroplani. Data la sua natura, si tratta di un reparto particolarmente versatile, addestrato allo svolgimento di azioni tempestive o di logoramento, sia in territorio amico sia dietro le linee nemiche.

Il Battaglione Aviotrasportato​, ossia la componente operativa delle forze armate abilitata a missioni aeree; le attività del Battaglione sono di osservazione e pattugliamento del territorio con mezzi aerei, di supporto per il trasferimento immediato degli operatori in ogni punto del territorio nazionale, di assalto per le attività militari durante azioni belliche.

Il Primo Reggimento Carristi, ossia il reparto composto dal personale militare abilitato alla guida degli arieti corazzati. Viene impiegato in casi di guerra e di lotta ad atti estremi di guerriglia, di vocazione armata o terroristica.

Lo Squadrone Eliportato Cacciatori​, ossia il reparto di osservazione in ambito​ montuoso e collinare. Il fine di questo reparto è quello di individuare e porre sotto osservazione zone ed avamposti nelle zone fuori dal perimetro cittadino di NeoTecno, oltre che ad intervenire in queste aree dato l’equipaggiamento a lungo raggio a loro disposizione.

Il Gruppo di Intervento Speciale​ (G.I.S), ossia il reparto d’élite dello Stato Maggiore della Difesa, specializzato in operazioni ad alto rischio, blitz, irruzioni e disinnesco bombe.

Il Raggruppamento Operativo Speciale​ (R.O.S) ossia il reparto d’élite in ambito​ investigativo del Corpo dei Carabinieri. Specializzato in indagini su nuclei criminali organizzati di grande portata, è costituito da agenti scelti per nomina in base alle loro competenze. Per l’alta specializzazione, dispone inoltre di una centrale operativa, tecnologicamente avanzata. I membri di tale reparto, per la sicurezza della loro persona, non sono noti al pubblico.

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è un’unità specializzata posta sotto il Comando della Legione Carabinieri. Da esso dipendono i vari nuclei antisofisticazione e sanità del corpo, indicati con l’acronimo N.A.S. (Nucleo Antisofisticazione e Sanità).

Il reparto si articola in: un Comando Centrale, alle dipendenze funzionali del Ministro della Salute; un Vice comandante responsabile dell’organizzazione diretta e della gestione dei vari reparti operativi (Criminalità alimentare e farmaceutica; pianificazione e valutazione rischi); uno o più Nuclei Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.).

Capo 4

Articolo 1 - Presentazione Arsenali di Stato

Lo Stato Maggiore della Difesa è l’unico Istituto di riferimento per la detenzione delle armi legittime sul piano nazionale.

Tutte le armi, prima di essere affidate o ritirate ai corpi di polizia, vengono custodite negli arsenali blindati dello Stato Maggiore della Difesa.

L’accesso è limitato ai vertici dell’Alto Comando di Stato Maggiore e ad ufficiali autorizzati. L’accesso agli Arsenali di Stato è assolutamente vietato ai non addetti.

Articolo 2 - Armi in Dotazione alle Forze di Polizia

Per quanto riguarda gli equipaggiamenti predisposti alle forze di polizia e ai reparti specializzati annessi, la richiesta per l’affidamento delle armi si svolge nel modo seguente: il Comandante del Corpo di riferimento o i suoi vicari, dopo aver fatto recapitare per via scritta alla Segreteria di Stato Maggiore una richiesta per affido dell’arma, deve allegare a tale documento firmato, l’identità e le informazioni dell’operatore a cui viene affidata l’arma.

Presa in esame la richiesta di affidamento, gli uffici preposti dello Stato Maggiore della Difesa, provvederanno all’iscrizione della matricola dell’arma consegnata sull’apposito verbale, e alla successiva consegna al corpo di polizia, salvo eventuali disposizioni interne dovute a eventi di collusione criminale dell’operatore destinatario dell’arma o altri motivi rilevanti.

Ogni operatore di polizia potrà disporre di una pistola d’ordinanza, di un taser e di eventuali armi semiautomatiche.

La tipologia di armamento in dotazione al corpo di polizia e ai reparti specializzati, viene regolamentato attraverso una convenzione tra lo Stato Maggiore ed il Comandante del corpo di polizia che ne fa richiesta.

I reparti speciali per operazioni ad alto rischio (ad esempio G.I.S, G.I.C.O, N.O.C.S), essendo dotati di equipaggiamenti specifici, il loro armamento è designato dallo Stato Maggiore della Difesa e va custodito nella maniera più sicura possibile.

Ciascun operatore di un reparto speciale per operazioni ad alto rischio per poter utilizzare il proprio armamento designato dovrà sostenere gli opportuni accertamenti mediante il conseguimento di brevetti che abilitano di fatto l’operatore al servizio come indicato nel Capo 3 Art.1.

Lo Stato Maggiore della Difesa si riserva il diritto di revocare i brevetti e ritirare gli armamenti affidati ad un agente in caso di anomalia nell’utilizzo degli stessi. Ad eventuali mancanze o nel caso in cui si presenti uno smarrimento di armi in dotazione ai reparti speciali, o più in generale anomalie durante le girate di ispezione nelle armerie, verrà aperta un’inchiesta verso il corpo in questione, verso il Comandante e/o i membri del reparto stesso.

Articolo 3 - Girate di Ispezione

La Girata di Ispezione è un servizio predisposto dallo Stato Maggiore per verificare il corretto utilizzo e tenuta delle armi in dotazione dei corpi di polizia e che non siano diventati strumento illegittimo nelle mani di organizzazioni criminali.

In caso di anomalia nell’utilizzo delle armi, i procedimenti che ne seguiranno sono regolamentati dalle specifiche direttive del Comando di Stato Maggiore.

L’effettuazione della girata d’ispezione, sarà condotta da membri dei Corpi dello Stato Maggiore in modalità casuale e senza preavviso.

L’operatore militare, dopo essersi presentato nella stazione di riferimento, prima di procedere al controllo (che sia specifico o individuale) delle matricole, deve obbligatoriamente mostrare un mandato con la firma dell’Ufficiale che ne richiede l’ispezione. A seguito di ciò, procederà ad appuntare tutte le matricole degli agenti del corpo oggetto della Girata di Ispezione sul verbale, così che gli appositi uffici possano confrontarle con quelle presenti nel database.

Capo 5

Articolo 1 - Gradi Legione Carabinieri

UFFICIALI GENERALI

Generale di Corpo d’Armata

Generale di Divisione

Generale di Brigata

UFFICIALI SUPERIORI

Colonnello

Tenente Colonnello

Maggiore

UFFICIALI

Capitano

Tenente

Sottotenente

Allievo Sottotenente

SOTTUFFICIALI

Luogotenente

Maresciallo Capo

Maresciallo

Allievo Maresciallo

GRADUATI

Brigadiere Capo

Brigadiere

Vice Brigadiere

Appuntato Scelto

Appuntato

Carabiniere Scelto

Carabiniere

Articolo 2 - Gradi Battaglione Esercito

UFFICIALI GENERALI

Generale di Corpo d’Armata

Generale di Divisione

Generale di Brigata

UFFICIALI SUPERIORI

Colonnello

Tenente Colonnello

Maggiore

UFFICIALI

Capitano

Tenente

Sottotenente

Allievo Sottotenente

SOTTUFFICIALI

Luogotenente

Maresciallo Capo

Maresciallo

Allievo Maresciallo

GRADUATI

Sergente Maggiore Capo

Sergente Maggiore

Sergente

Primo Caporal Maggiore

Caporal Maggiore

Caporale

Soldato

Capo 6

Articolo 1 - Zone militari

Sono considerate zone militari tutte quelle aree appartenenti allo Stato Maggiore della Difesa quali la base militare Centauros e Accademia, sede di Stato Maggiore e relativa caserma dei Carabinieri.

Sono altresì identificate come zone militari eventuali armerie e luoghi di massima sicurezza all’interno delle caserme che vengono identificati mediante segnaletica orizzontale e cartelli illustrativi.

La segnaletica orizzontale viene identificata per mezzo di linee gialle sul terreno e si possono raggruppare in due tipologie:

segnaletica esterna, o linee gialle esterne;

segnaletica interna, o linee gialle interne.

Nel caso in cui ci siano delle violazioni dell’area militare, le autorità presenti sul posto dovranno procedere secondo quanto previsto dalle normative vigenti quali codice penale e codice penale militare qualora la zona invalicabile sia oltrepassata da personale con status militare.

Capo 7

Lo Stato Maggiore della Difesa, per garantire linearità e corretta funzionalità organica, dispone di uffici e reparti che coordinano le attività operative.

Articolo 1 - Uffici dello S.M.D. e delle Forze Armate

Sono presenti:

Gli Uffici di Segreteria di Stato Maggiore e del Corpo dei Carabinieri, dove è possibile​ l’interazione tra cittadino e istituzioni di qualsiasi genere con i membri degli uffici militari interessati, oltre che la ricezione di segnalazioni e denunce da parte della cittadinanza.

L’Ufficio Logistico​ di Stato Maggiore, è l’apparato logistico che si occupa di rifornire tutto il personale di proiettili, viveri, carburanti e attrezzi utili al fine di garantire le diverse attività d’istituto .

L’Ufficio Maggiorità e Gestione Personale della singola forza armata, invece, è l’apparato amministrativo che si occupa della gestione del personale nelle diverse attività d’istituto.

L’Ufficio Reclutamento​ di Stato Maggiore, composto dalla Commissione, si occupa​ della pubblicazione dei Bandi di Reclutamento, dello svolgimento dei concorsi e dell’incorporamento.

L’Ufficio Arsenali di Stato, che si occupa della ricezione delle richieste di affidamento​ armi, gestione degli Arsenali di Stato, consegna delle armi affidate e verbalizzazione delle matricole in utilizzo di tutti gli agenti dei corpi di polizia.

Gli Uffici di Segretezza di Stato​, che gestiscono in maniera riservata le informazioni​ di particolare pericolosità e delicatezza.

Il Centro di Formazione Militare​, comprendente tutti gli istruttori militari​ dell’Accademia Centauros e il loro apparato organizzativo; oltre che impegnarsi nell’insegnamento e cura della leva, si può occupare dell’effettuazione dei brevetti.

L’Ufficio Finanziario​ di Stato Maggiore, che amministra le Finanze dell’istituzione e​ tutto ciò che comprende le spese di gestione.

Il Nucleo Informativo​ del Corpo dei Carabinieri, che recepisce tutta la​ documentazione elaborata dal personale militare tramite verbalizzazione, elaborando le informazioni ricevuto al fine di schedare eventuali soggetti potenzialmente criminali.

L’Ufficio Fascicoli Personali del Corpo dei Carabinieri, che si occupa di gestire un archivio contenente tutte le documentazioni precedentemente analizzate dal Nucleo Informativo.

L’Archivio Denunce​ del Corpo dei Carabinieri, che recapita le segnalazioni cittadine e​ le suddivide in fascicoli personali e argomenti generici.

I Magazzini ​ di Stato Maggiore e del Corpo dei Carabinieri, dove vengono custoditi gli​ oggetti sequestrati, prima che questi vengano smaltiti, riutilizzati o consegnati ai legittimi proprietari (in caso di furto).

La Sala Indagini​ , dove vengono unite le documentazioni riguardanti le associazioni​ criminali di maggiore rilevanza, prima di essere affidate ai gruppi di indagini designati dal personale Ufficiali.

L’Ufficio Reclami e Ricorsi​ del Corpo dei Carabinieri, dove vengono custoditi gli​ oggetti dei cittadini prima della riconsegna; è inoltre quest’ufficio che riceve e prende atto di eventuali ricorsi a sequestri e danni erroneamente causati dal personale militare.

L’Ufficio Relazioni con il Pubblico​, che gestisce la figura dell’intera istituzione in​ relazione alla cittadinanza, oltre che la pubblicazione di eventuali decreti sul sito di Stato Maggiore, la pubblicazione di Appalti, la comunicazione interistituzionale, le radio e tele trasmissioni.

Capo 8

Articolo 1 - Corte Marziale

L’autonomia dello Stato Maggiore della Difesa, ribadita nel Capo 1 Articolo 3, viene esercitata mediante la presenza della Corte Marziale, ossia l’organo giuridico predisposto alla​ valutazione dei reati militari commessi dai cittadini di status militare.

Il ruolo inquirente, per le casistiche sopra citate, viene svolto in sinergia tra la procura di Stato e l’alto comando di Stato Maggiore.

La Corte Marziale, in seduta operativa, è composta dall’Alto Comando di Stato Maggiore e dal Procuratore Generale, o da un suo delegato. La presenza di questa ultima unità garantisce piena trasparenza e legalità operativa. La Corte Marziale, oltre ad esercitare quanto disposto dal Codice Penale Militare, può conferire congedi con nota di merito, demerito e promozioni.

Nell’eventuale congedo di un militare, è la Corte Marziale che stabilisce se il congedo, se senza nota di demerito, sia assoluto o comporti lo status di riserva o di complemento.

La Corte Marziale, nell’adempiere ai suoi doveri, in virtù delle garanzie di sicurezza da essa esercitate, dispone del conferimento del Segreto militare per i casi di delicata rilevanza o operazioni sotto copertura.

Chiarimenti:

> Il Codice Penale Militare è il codice al quale rispondono i cittadini di status militare. Esso include i reati militari, oltre che le sanzioni del codice penale e civile con sanzioni maggiorate. L’applicazione di esso è limitato alla Corte Marziale.

> Nel caso in cui si dovesse estendere la giurisdizione militare alla collettività, causa legislazione militare eccezionale, l’applicazione del codice penale militare ed alcuni suoi articoli potrebbero essere rivisti e modificati in base alle evenienze. In caso di giurisdizione militare eccezionale, si applicheranno le sanzioni del Codice Penale Militare inerenti lo Stato di Guerra.

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