Chat

Chat

Nino Marrazzo

Francesco:

Le ho scritto chiaro e tondo che se avessi questa risposta non avrebbe senso ragionare per superare Marx e costruire una nuova teoria scientifica priva dei rami secchi del pensiero marxiano.

Attendo io i motivi per cui sarebbe un'alternativa il trotzkismo alla crisi del marxismo.

Nino Marrazzo :

Finora gli unici rami, non secchi, ma fradici che ho visto chiaramente sono emersi dalle "libere" "interpretazioni", dei "liberi interpreti" del pensiero marxiano... Ho sempre di più l'impressione che la volontà che (ormai in pochi) manifestano di voler "superare Marx" denoti la difficoltà (o la non volontà?) ad accettare qualcosa che in un modo così inconfutabile ti mette davanti, faccia a faccia, al diretto antagonista da abbattere.


Francesco:

Non ho detto che sia totalmente da superare, ci sono elementi nella teoria marxiana che sono insuperati.

Da criticare è tutta l'impostazione che vuole intravedere nella classe operaia il soggetto designato dalla storia ad abbattere il capitalismo oppure che crede alla venuta, necessariamente, del comunismo come tappa ultima della storia.

Il comunismo è solo una possibilità.

Nino Marrazzo :

Si, ma il fatto che si debba criticare una determinazione logica è una sua arbitraria certezza.

Francesco :

No, è un'analisi di critica del XX secolo.

Le sembra che sia scoppiata la rivoluzione operaia in qualche angolo del mondo?

No, allora prendiamone atto e smettiamola di fare fantasie sugli operai che rovesciano il capitalismo.

Evidentemente non c'è un soggetto storico investito di nessuna missione storica.

Ecco perché abbiamo bisogno di una teoria della rivoluzione che sappia affrontare tutti i problemi legati alla costruzione di una soggettività politica.

Nino Marrazzo :

Oggi, più che mai, mentre il capitale tende ad atomizzare sempre di più il proletariato, lo unisce indissolubilmente con la traslazione del processo produttivo sociale su una scala globale. Da nessuna parte c'è scritto: "In data tot giorno tot dell'anno tot è previsto lo scoppio della rivoluzione mondiale della classe proletaria", non è scritto perché è stato scritto che il capitale ha la necessità fisiologica di rivoluzionare sempre se stesso, (per aumentare D') e quindi il processo di produzione è quindi i rapporti sociali determinati da questo processo. Solo una cosa è certa e determinata : la fame di forza lavoro e il conseguente accrescersi del suo sfruttamento e delle contraddizioni.

Francesco :

Lo vedi, stai riproducendo lo schema delle leggi oggettive dell'economia che porteranno a questo soggetto agito alla fine a prendere prima coscienza del fatto di essere soggetto rivoluzionario e poi a fare la rivoluzione stessa

Nino Marrazzo :

Marx quando sostiene che "Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti; cioè la classe che è la potenza materiale dominante della società è in pari tempo la sua potenza spirituale dominante" esprime esattamente l'opposto di quello che lei definisce come logica determinazione: non si avrà mai una rivoluzione di idee senza che prima non si sia soppiantata chi ad oggi determina la produzione materiale e quindi di idee.

Report Page