Cappuccetto rosso

Cappuccetto rosso

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" «Cappuccetto! Dove sei mia cara cappuccetto?!» gridava il lupo dal fitto del bosco.
«Sono qui Signor Lupo! Sono qui dietro il faggio!» rispondeva cappuccetto spezzando coi singhiozzi il solito tono di bimba felice.
«Sto arrivando cappuccetto! Sto arrivando per portarti via con me!» gridava ansimando il grosso lupo.
«E dove andremo? Io devo andare dalla mia nonnina!» rispondeva cappuccetto tenendo stretto stretto il suo cestino in vimini finemente decorato.
«Andremo nel bosco fitto, nel profondo della mia tana!» mormorò il lupo afferrando con gli artigli il legno del faggio.
«Ma io ho un po' paura, Signor Lupo» bisbigliò la bimba dai biondi capelli mentre gli occhi del lupo si posarono su di lei, tremavano le pallide gambe e le rosee scarpine frusciavano sulle foglie in terra.
«Non avere paura di me, piccola cappuccetto, dove ti porterò sarai più al sicuro che a casa della nonna, te lo prometto!» alzò il tono il grosso lupo mentre le sue artigliate zampe schiacciavano le foglie avvicinandosi di più alla tenera bimba.
«E' una promessa, Signor Lupo?» chiese la piccola asciugandosi le lacrime.
«E' una promessa.» rispose il lupo prendendole il cestino e accarezzandole il capo «dammi la mano, vieni con me!» disse, mentre la portava via con sé.
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Questo è tutto ciò che l'ufficio psichiatria ha potuto fornirci. E' la numero 14 delle 26 storie trovate in casa del noto serial killer stupratore Ciro Sarappa, presumibilmente scritta durante un raptus di malinconia ritrarrebbe la storia della giovane Linda Hopkins, figlia di immigrati. Secondo la ricostruzione della scientifica Sarappa l'avrebbe portata con l'inganno nella sua casa di campagna prima di sterminare la sua famiglia durante una cena dando successivamente fuoco alla casa, la piccola sarebbe rimasta in vita altre 72 ore prima di essere poi sepolta viva nel giardino esterno alla sua abitazione. Ulteriori aggiornamenti sul caso Sarappa seguiranno a breve.


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