Bomba

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Lars

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ricostruzione della macchina

L'invenzione deriva dagli studi iniziati nel 1932 dal matematico polacco Marian Rejewski e da una sua prima realizzazione sotto forma di macchina calcolatrice completata nel 1938.

Una volta ricostruita la struttura logica di Enigma usando la teoria delle permutazioni, Rejewski progettò un dispositivo elettromeccanico, il "ciclometro", che permetteva di ricostruire velocemente la posizione iniziale dei rotori; in seguito venne usata anche la tecnica dei "fogli perforati", ed infine venne costruita la "bomba crittologica", un rudimentale calcolatore basato sul metodo forza bruta. La "Bomba"[2] era una macchina composta da molti moduli: ciascun modulo consisteva di uno scaffale di ferro largo 2,10 metri, alto 1,90, profondo 60 centimetri, e pesante circa una tonnellata. Ogni modulo metteva in movimento 108 rotori (più tre di controllo) in gruppi di 12 per fila, che eseguivano gradualmente la decodifica dei messaggi.

Con questo mastodontico apparato dal dicembre 1932 venne decriptato un buon numero di messaggi cifrati tedeschi; nel 1937 fu stimata al 75% la percentuale di messaggi Enigma decifrati dall'Ufficio Cifra polacco.

Tra il 1938 e il 1939 i tedeschi cambiarono le regole di cifratura, aumentando il numero dei rotori della macchina Enigma da 3 a 5, così che il metodo dei polacchi perse gran parte della sua efficacia. In quel periodo la decrittazione di messaggi Enigma da parte dell'Ufficio Cifra polacco divenne sporadica. In effetti, nel 1940 furono decrittati con l'aiuto della "Bomba" solo 178 messaggi.

La Bomba inglese

La "Bomba" conobbe una nuova fase di sviluppo dopo l'entrata in guerra degli inglesi, ad opera del gruppo di matematici di Bletchley Park, con il contributo del geniale Alan Turing, considerato uno dei padri dell'informatica. Tali studi portarono nel 1939 alla costruzione della "Bomba" inglese e nel 1944 del calcolatore Colossus.

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