bitcoin / blockchain: domande

non potendo svalutare la moneta per riequilibrare le bilance dei pagamanti, si obbliga il paese debitore a svalutare i salari. Non è un caso che le democrazie moderne sono state fondate sull’incomprimibilità del lavoro.

1. il bitcoin centuplicato (?) il proprio valore perdendone la metà in pochi giorni: non è affidabile
2. la banca centrale non è sbagliata in se, se è controllata secondo un giusto fine
3. non è controllabile (vedi punto 2): se ci fosse bisogno di maggior liquidità?
4. la blockchain sarebbe un sistema ottimo per un'amministrazione trasparente, ma un incubo per i cittadini (tenendo conto del fatto che tutto il mondo si sta muovendo nella direzione dei BIG DATA, super computer, AI ecc..)
5. di fatto è un nuovo goldstandard
6. non svalutabile: uno stato non può far fronte alle necessità, si dovrà indebitare
7. è endemicamente deflazionistica: il debito perenne.
8. saranno svalutati i salari
9. è creata dal nulla, non è legata al lavoro: quindi non corrispende alla prestazione d'opera, quindi non è a favore dei cittadini, lavoratori (infatti al momento gente si arricchisce facendo girarare computer).
10. si creeranno nuove monete parallele, controllate dalle banche centrali.
11. come ci si difende da un bailin? o da qualunque prelievo forzoso?
12. come compro una toma in alpeggio?

risposte furio

Premessa: Il bitcoin è una cosa, una cripto centralizzata emessa da una banca è un'altra -

1) è il cambio - 1 bitcoin vale sempre 1 bitcoin

2) Concordo

3) La banca centrale ne emette quanti ne vuole

4) C'è già tutto quanto serve per controllare i cittadini non serve la blockchain

5) Il bitcoin - si è come l'oro - La cripto della banca centrale no

6) vedere la premessa

7) vedere la premessa

8) ??? perchè ?

9) IL valore dell'oro non dipende dal costo di estrazione (lo è solo in minima parte)

10) vedere la premessa

11) Niente bailin per il bitcoin i soldi li tieni tu

12) Parliamo di formaggio ?

________

link contrari.

https://orizzonte48.blogspot.it/2016/03/esercitazioni-di-economia-monetaria-von.html

https://albertomicalizzi.com/2017/06/18/lultimo-pugno-di-dollari-il-fedcoin-terza-parte/

link apocalypse

http://www.nasdaq.com/article/fedcoin-could-replace-the-dollar-as-we-know-it-cm774260

https://bitcointalk.org/index.php?topic=397195.25;wap

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1784

_______

Problema di base bitcoin

La limitazione è insita nell'algoritmo di creazione dei bitcoin e di tutte le criptomonete poiché tale algoritmo è una formula matematica (serie geometrica) che tende asintoticamente al limite di 21 milioni. È chiaro quindi che si vuole usare un prodotto limitante, e ricaschiamo nel problema attuale. Inoltre data la sua natura è possibilissimo un suo accentramento in poche mani. Io credo che il concetto di moneta finita (numericamente parlando) sia sbagliato alla base. Bisognerebbe inventare qualcosa che segua ciò che crea veramente ricchezza ossia il lavoro.

i bitcoin hanno cambio col dollaro. quindi con relativamente poco cash sul forex, ottieni un effetto leva notevole. e gli effetti finali potrebbero essere incredibili. Nel 92 Soros vendette 10 miliardi di dollari in Lire,e lo Stato italiano dovette tirar fuori 10 volte tanto. Pensate se di bitcoin abbiano fatto man bassa i fondi di investimento,e ad un certo punto sfruttando gli scarsi volumi, shortassero un bel pò di dollari....

1) metti caso che io voglia vendere un quadro.se a volerlo sei solo tu,il prezzo di acquisto si trova facilmente.se siete in tanti a volerlo ovviamente il prezzo sale,perchè per assicurarvelo sarete disposti a pagare di più.Nel mercato ottieni un effetto simile immettendo ordini,ma se gli ordini immessi sono tutti in acquisto,anche con pochi soldi,tu fai schizzare il valore di quel vaso,perchè risulta che nel mercato ci siano solo soggetti disposti a comprare

2)Shortare vuol dire vendere allo scoperto. nei mercati si può vendere quel che si possiede,ma anche quel che non si possiede,e questa è la vendita allo scoperto.ed è alla base dell'economia e dei mercati