Bhagavad Gita 11.32-34

Bhagavad Gita 11.32-34


La Bhagavad Gita Così Com'è

Sua Divina Grazie

A.C Bhaktivedanta Swami Prabhupada

⚜CAPITOLO 11⚜

La forma universale

VERSO 32

sri-bhagavan uvaca
kalo ‘smi loka-ksaya-krit pravriddho
lokan samahartum iha pravrittah
rite ‘pi tvam na bhavisyanti sarve
ye ‘vastitah pratyanikesu yodhah


Dio, la Persona Suprema, disse: Io sono il tempo, il grande distruttore dei mondi, e sono venuto ad annientare tutti gli uomini. Ad eccezione di voi [i Pandava], tutti i guerrieri dei due eserciti presenti qui saranno uccisi.


SPIEGAZIONE: Sebbene Arjuna sappia che Krishna è Dio, la Persona Suprema, e rimanga il Suo amico, si sente smarrito di fronte alla potenza delle diverse forme che ora il Signore manifesta. Perciò cerca di sapere di più sulla vera missione di questa potenza devastatrice.

I Veda dichiarano che la Verità Assoluta distrugge tutto, anche i brahmana:

yasya brahma ca ksstram ca
ubhe bhavata odanah
mrityur yasyopasecanam
ka ittha veda yatra sah

Brahmana, ksatriya e tutti gli altri finiscono per essere annientati da questa Verità Suprema. Il Signore, sotto la forma del tempo che tutto consuma, è paragonato a un orco insaziabile, ed è in questa forma che Si presenta qui. Eccetto i Pandava, tutti i guerrieri presenti sul campo di battaglia saranno divorati da Lui.

Arjuna è contrario al combattimento, gli sembra che evitandolo si eviterebbe anche ogni frustrazione. Ma il Signore gli risponde che anche se rifiutasse di combattere, tutti questi guerrieri perirebbero ugualmente, poiché questo è il Suo piano. Anche se Arjuna decidesse di non attaccar battaglia, essi morirebbero in un altro modo. Nulla può fermare la morte. In realtà, essi sono già tutti morti. Il tempo rappresenta la distruzione, e per il desiderio del Signore Supremo, ogni manifestazione in questo mondo è destinata all’annientamento. Queste sono le leggi della natura.


VERSO 33

tasmat tvam uttistha yaso labhasva
jitva satrun bhunksva rajyam samriddham
mayaivaite nihatah purvam eva
nimitta-matram bhava savya-sacin


Alzati dunque, e sii pronto a combattere. La gloria sarà tua. Conquista i nemici e godi di un regno fiorente. Tutti per Mia volontà, sono già uccisi, e tu, o Savyasaci, non sei che uno strumento in questa lotta.


SPIEGAZIONE: Krishna chiama qui Arjuna col nome di Savyasaci che designa l’arciere molto abile, il guerriero che con le sue frecce può uccidere tutti i suoi nemici sul campo di battaglia. Le parole nimitta-matram (“diventa soltanto uno strumento”) hanno una grande importanza. Il mondo intero, infatti, si muove secondo il piano di Dio, la Persona Suprema. La gente di poco sapere pensa che la natura agisca per capriccio, che non sia soggetta al volere di un’autorità superiore e che ogni manifestazione sia accidentale. Numerosi pseudo- scienziati costruiscono ognuno la propria teoria della creazione e del movimento della natura materiale, ricordando ai “forse” e agli “è probabile”. Ma non è questione di “forse”, perché questo universo materiale obbedisce a un disegno ben preciso. La manifestazione cosmica rappresenta la possibilità, per le anime condizionate, di tornare alla loro vera dimora, al regno di Dio. Ma queste anime rimarranno condizionate finché manterranno la loro mentalità di dominio e l’ambizione di regnare sulla natura materiale. Invece, colui che arriva a capire il piano del Signore e coltiva la coscienza di Krishna dà prova della più alta intelligenza. La creazione e la distruzione della manifestazione materiale si compiono sotto la supervisione di Dio. Così avviene anche per la battaglia di Kuruksetra, che sarà combattuta secondo il piano del Signore. Ad Arjuna che si rifiuta d’impugnare le armi, viene spiegato che egli dovrebbe combattere secondo il desiderio del Signore Supremo; soltanto così troverà la felicità. L’uomo diventa perfetto quando si dedica al servizio trascendentale del Signore, in piena coscienza di Krishna.


VERSO 34

dronam ca bhismam ca jayadrathamc ca karrnam tathanyam api yodha-viran
maya hatams tvam jahi ma vyathista yudhyasva jetasi rane sapatnan


Drona, Bhisma, Jayadratta, Karna e gli altri valorosi guerrieri sono già stati annientati da Me. Perciò uccidili senza esserne turbato. Devi solo combattere e vincerai i tuoi nemici.


SPIEGAZIONE: Benché tutto si compia per volontà del Signore Supremo, Sri Krishna è tanto buono e misericordioso verso i Suoi devoti che vuole sempre dar loro ogni merito, perché essi servono i Suoi piani secondo i Suoi desideri. Tutti, dunque, dovrebbero capire il Signore Supremo attraverso il Suo puro devoto, il maestro spirituale, e dedicare la loro vita alla coscienza di Krishna. Per la misericordia del Signore si potrà conoscere la Sua volontà. Allora basterà eseguirla, oppure eseguire la volontà dei Suoi devoti, entrambe della stessa importanza, per uscire vittoriosi nella lotta per l’esistenza.


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