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➖ LEZIONE 1

Argomenti da trattare:

• La batteriologia;
• Descrizione parte interna dei batteri;
• Descrizione parte esterna del batterio.

La batteriologia è quella branca della microbiologia che studia i batteri.
I batteri sono cellule molto semplici, conosciuti anche come procarioti (la cui etimologia significa "prima del nucleo", per rimarcare la mancanza di una membrana nucleare che delimiti il nucleo cellulare).

Iniziamo a trattare com'è composto internamente un batterio.
Essendo una tipologia cellulare molto semplice, presenta pochi elementi:

1. Il citoplasma, ovvero l'elemento presente per la maggior parte nella cellula.
   Il citoplasma è formato da una matrice fluida (definita Citosol), acqua, proteine e organuli cellulari. La sua particolarità è il suo pH (grado di acidità) è uguale a 7.
   Questo valore non è casuale, infatti molte volte le sostanze negli organuli sono di natura acida e se per motivi vari fuoriuscissero dalla cellula, potrebbe danneggiare il sistema interno. Con la sua neutralità, il citoplasma impedisce ciò;
2. Il nucleoide non è altro che il cromosoma batterico, ovvero il DNA solo che si forma in una sorta di struttura circolare. Questo DNA si concentra nella zona centrale del batterio, non delimitata da nessuna membrana.
   Nonostante sia immerso nel citoplasma, non si amalgamano. Questo perché il citoplasma e il Nucleoide hanno due diverse densità, in modo che uno galleggi sull'altro (il nucleoide è meno denso del citoplasma e quindi galleggia su di esso);
3. I ribosomi, che sono la sede della traduzione proteica. E' composto da due subunità fatte di rRNA (RNA ribosomiale), di cui una maggiore e una minore. Queste due subunità si uniscono solamente nel processo di sintesi proteica, poiché di norma restano separate.
   Durante la produzione di proteine, viene anche rilasciata dell'acqua che sarà usata dalla cellula per mantenere l'ambiente cellulare isotonico rispetto all'ambiente esterno.

Passando invece al rivestimento dei batteri, esso è composto da diversi strati:

1. Il primo strato è la membrana plasmatica. Essa è definita "modello a mosaico fluido", poiché al suo interno sono presenti diverse strutture proteiche con la possibilità di muoversi all'interno della membrana stessa.
   E’ formata da un doppio strato di fosfolipidi, da proteine periferiche (proteine non inserite nel doppio strato fosfolipidico), proteine integrali (proteine inserite nel doppio strato fosfolipidico e con funzione di adesione tra una cellula e l'altra), colesterolo e carboidrati, di cui quest'ultimo può entrare nelle catene di alcune biomolecole: se un lipide (come il colesterolo) aderisce ad un carboidrato, siamo di fronte ad una glicolipide. Se una molecola di zucchero si unisce ad una catena amminoacidica, allora otterremo una glicoproteina.
   Per esempio il glicano è una glicoproteina poiché alla sua catena di natura polipeptidica è legata una catena formata da carboidrati.
   La membrana, inoltre, ha il compito di mantenere l'omeostasi della cellula: per fare ciò, garantisce gli scambi tra l'ambiente esterno e interno tramite i processi di fagocitosi ed endocitosi.
2. La parete cellulare, che è il secondo rivestimento che avvolge la membrana plasmatica.
   Questa è una struttura rigida che conferisce forma e rigidità alla cellula e come componente primario abbiamo il peptidoglicano o mureina, ovvero un polimero formato da zuccheri (perciò carboidrati) e amminoacidi. Questo polimero forma dei legami incrociati che va a comporre una sorta di rete e tutto ciò favorisce la forza e la rigidità di questa struttura;
3. Successivamente abbiamo la Capsula.
   Questa capsula è uno strato mucoso formato da polisaccaridi che contengono uno o più carboidrati (ribosio, mannosio, glucosio e altri zuccheri).
   Questo è uno strato molto importante, perché conferisce una sorta di protezione dagli antibiotici. Infatti un batterio incapsulato è molto più virale di un batterio sprovvisto di capsula, poiché è più difficile da debellare.

A questo strato spesso sono “agganciati” delle appendici che permettono il movimento della cellula nell’ambiente extracellulare e ne favoriscono anche l’adesione ad altre cellule, ovvero Flagelli e Pili. Entrambi sono formati da proteine capaci di contrarsi, ma variano per lunghezza. I più lunghi sono i flagelli che permettono il movimento, mentre i pili sono più corti e sono coinvolti principalmente nell’adesione di un batterio all’altro.

➖ LEZIONE 2

Argomenti da trattare:
• Forme dei batteri;
• Colorazione di Gram;
• Riproduzione batterica;
• Antibiotici.