Amadeus

Amadeus

FATS - Film, Anime & TV Shows🎬🐉📺

Titolo Originale: Amadeus

Anno: 1984

Genere: Dramma, Storia, Musica

Durata: 2h 40m

Regia: Miloš Forman

Uscita: 6 Settembre 1984


Trama

Vienna, 1823. Un anziano Antonio Salieri tenta il suicidio in casa sua, tagliandosi la gola mentre invoca il perdono di Mozart, della cui morte egli stesso si autoaccusa. I suoi servi accorrono, attirati dalle urla e, poco prima che l'anziano compositore perisca per le ferite autoinferte, lo fanno trasferire in un manicomio. Qui Salieri, non molto tempo dopo, riceve la visita di un giovane sacerdote che lo sprona a confessare i suoi segreti e i tormenti che lo affliggono e che lo hanno spinto al gesto estremo. All'affermazione sulla visione eguale di Dio di fronte a tutti gli uomini, Salieri è scettico e comincia così a suonare qualcuna delle sue melodie per dimostrare che Dio non offre la sua misericordia e i suoi doni a tutti. Infatti, il prete fatica a riconoscere le melodie suonate da Salieri, tranne una, Eine kleine Nachtmusik, scusandosi perché ignorava che fosse sua: Salieri, con sorriso ironico, gli risponde che non lo è e aggiunge con tristezza che «questo era Mozart: Wolfgang Amadeus Mozart».

Inizia così a raccontare, attraverso un lungo flashback ambientato più di 30 anni prima, le vicende che lo videro in stretti rapporti con il compositore salisburghese. Salieri narra di come sin da bambino abbia sempre sognato di diventare un grande compositore come Mozart, del quale sentiva le storie che raccontavano in giro che gli fecero sviluppare un sentimento di invidia non tanto per la sua fama di prodigio, quanto per l'appoggio e gli insegnamenti che aveva ricevuto da suo padre. Infatti Antonio, rispetto a Mozart, aveva sempre trovato l'ostacolo del padre circa la possibilità di sviluppare questa sua ambizione. Trovando conforto nella preghiera, Salieri chiese a Dio di fare di lui un grande e celebre compositore in cambio della sua castità e della sua umiltà.

Poco tempo dopo, suo padre muore soffocato da una spina di pesce, e, vedendo nell'accaduto un "segno" dell'opera divina, Salieri si dà da fare per rispettare la sua parte dell'accordo con Dio. Infatti, come lui stesso afferma, non ha mai sfiorato neppure una donna, concentrandosi piuttosto sul suo lavoro, che lo porta a Vienna, la città dei musicisti, e, successivamente, a diventare il compositore di corte dell'imperatore Giuseppe II d'Asburgo-Lorena. La carriera di Salieri sembrava andare a gonfie vele: tutti lo rispettavano e ammiravano le sue opere, questo finché non venne il giorno dell'arrivo di Mozart, che doveva presentare una sua opera nella residenza del suo padrone, il principe arcivescovo di Salisburgo.

Impaziente di incontrarlo di persona, Salieri si reca alla residenza dell'arcivescovo e tenta di riconoscere in volto il genio del compositore, ma a nulla valgono i suoi tentativi, fino a quando non si trova casualmente ad assistere ad un volgare amoreggiamento tra una donna ed un uomo, che in seguito si rivelerà essere proprio Mozart. Per Salieri è inconcepibile che un uomo volgare come quello possa essere degno dell'ispirazione divina sulla musica, ciononostante rimane affascinato dalla bellezza e dall'originalità della melodia che Mozart successivamente presenta, ovvero la serenata "Gran Partita", e si chiede come mai Dio abbia scelto un uomo volgare come suo strumento. Tempo dopo, l'imperatore Giuseppe chiede un incontro con il compositore salisburghese, al quale vuole commissionare un'opera da allestire presso il teatro nazionale. All'incontro con l'imperatore, al quale sono presenti, oltre a Salieri, anche il barone Gottfried van Swieten, il conte Orsini-Rosenberg e il maestro di cappella Giuseppe Bonno, Mozart ha modo di dimostrare il suo genio, modificando le note di una marcetta di benvenuto composta da Salieri, e affermando di essere già al lavoro su di un'opera, ovvero Il ratto dal serraglio, che viene successivamente presentata nel teatro nazionale e che vede tra i protagonisti Caterina Cavalieri, allieva di Salieri, della quale è segretamente innamorato, ma che mai avrebbe sfiorato con un dito dato il suo voto di castità. Alla premiazione dell'opera, che colpisce il pubblico, compreso l'orecchio regale, con la sua originalità, fatta eccezione per la pecca di avere "troppe note" secondo l'imperatore, Mozart annuncia indirettamente il suo fidanzamento con Costanza Weber e le sue future nozze non appena avuto il consenso del padre, ma che sono poi concesse dall'imperatore stesso, nonché un suo flirt con Caterina, cosa che lascia Salieri amareggiato e deluso, e alimentando ancora di più il suo odio per Mozart, odio che traboccava anche verso quel Dio che permetteva ad un simile individuo di possedere eccezionali doti musicali.

Successivamente, viene annunciata dall'imperatore la possibilità d'incarico per insegnare musica alla nipote dietro compenso sostanzioso e tutti i compositori di Vienna si danno da fare per ricevere tale incarico. Anche Mozart è tra quelli, preso in considerazione dall'imperatore stesso, il quale aveva intenzione di affidare l'incarico direttamente a lui ma, spronato da Salieri, evita per non essere "accusato di favoritismo"; tuttavia Wolfgang rifiuta di sottoporre le sue opere alla commissione, composta, secondo lui, da "gente musicalmente idiota" quali sono gli italiani (infatti la commissione è composta da Orsini-Rosenberg, Bonno e Salieri stesso) e quindi non in grado di comprenderle. La moglie Costanza, preoccupata per l'indifferenza del marito sulle sorti della famiglia, si reca da Salieri per tentare di convincerlo a visionare le opere di Mozart per l'incarico. Ancora una volta, il compositore viene folgorato dalla bellezza e originalità delle opere, arrivando così definitivamente alla consapevolezza della propria mediocrità in confronto quella che ritiene "la vera voce di Dio". Non accettando il fatto che ad un uomo come Mozart possa essere concesso un tale genio, decide di approfittare della moglie, in segno di sfida ad un Dio che lui ritiene torturatore, ingiusto e sleale e dal quale si sente definitivamente tradito. Troncando ogni rapporto con Lui, Salieri giura che non si darà pace finché non avrà distrutto la Sua incarnazione.

Incarica così una ragazza di nome Lorl di presentarsi a casa Mozart e farsi assumere come serva, in modo da poter tenere d'occhio i movimenti della famiglia e cogliere un modo per annientare il suo rivale, che nel frattempo ha ricevuto la visita di suo padre Leopold, giunto a Vienna per controllare la situazione familiare del figlio, che, tuttavia, non gli sembra delle migliori e che lo lascerà amareggiato dopo aver litigato con la nuora. L'occasione si presenta quando Salieri scopre che Mozart sta lavorando ad un'opera illegale, ovvero Le nozze di Figaro, che è stata bandita dall'imperatore in persona poiché tratta di temi che attizzano l'odio tra le varie classi sociali. Così, con la complicità del conte Orsini-Rosenberg e del maestro di cappella Bonno, tenta di sabotare l'esecuzione dell'opera presso il teatro nazionale. Inizia così il doppiogioco di Salieri, nel quale da una parte fa di tutto per mettere in cattiva luce il rivale, dall'altra invece si finge suo amico e lo "aiuta". L'opera, nonostante l'iniziale ostacolo, riesce lo stesso ad essere rappresentata rendendo amara la sconfitta di Antonio, che si tramuta però in vittoria quando, durante l'esecuzione,   l'imperatore sbadiglia, cosa che ne sancisce l'inefficacia musicale e artistica. Nel frattempo, anche Salieri termina un'opera, ovvero Axur, Re d'Ormus, e dopo la rappresentazione, riceve una medaglia al valore dall'imperatore stesso, provando per un attimo la sensazione di essere superiore al rivale. Lo stesso riceve al ritorno a casa, la notizia della morte del padre, che gli ispira la composizione dell'opera Don Giovanni, nel quale Salieri coglie un senso di colpa da parte di Mozart, che tramite quell'opera voleva invocare lo spettro di suo padre affinché incolpasse suo figlio.

Proprio grazie al senso dell'opera, nella mente di Salieri inizia a prendere forma un piano per riuscire finalmente a porre fine alla vita di Mozart e trionfare su Dio, ovvero quello di commissionare a Mozart una messa da Requiem e poi ucciderlo, facendo suonare poi il Requiem stesso, del quale se ne sarebbe attribuito la paternità, al suo funerale. Senza farsi riconoscere, con un travestimento usato anche dal padre di Mozart, Salieri si reca a casa del rivale per commissionargli il Requiem, dandogli di tempo quattro settimane con ricompensa di 100 ducati. Mozart, caduto in depressione e nell'alcol dopo la morte del padre, accetta e si dà da fare per accontentare la richiesta del visitatore misterioso, che lui non sa ovviamente essere Salieri. Allo stesso tempo, l'amico Emanuel Schikaneder, gli commissiona un'opera, ovvero Il flauto magico, nella quale egli stesso si sarebbe esibito soffocando il povero Mozart per avere la sua richiesta esaudita al più presto. Purtroppo però le condizioni psicofisiche del salisburghese si aggravano per il troppo lavoro sino a quando non ha un collasso. Scortato a casa da Salieri, Mozart chiede ausilio per continuare a scrivere la partitura del Requiem, così il compositore italiano si offre di aiutarlo. In un rarissimo momento di collaborazione, durante la partitura, Salieri ha un'ultima volta prova del genio di Mozart, e della propria inferiorità rispetto al rivale, non riuscendo neppure a stare dietro alla dettatura che gli viene fatta.

L'indomani mattina, al ritorno della moglie, Mozart spira, non riuscendo a portare a termine la partitura del Requiem, e venendo successivamente seppellito in una squallida fossa comune. Il piano di Salieri è fallito: Dio ha comunque vinto su di lui, avendo chiamato a sé il suo beniamino e costretto Antonio a vivere per torturarlo per i successivi 32 anni, costringendolo ad assistere al suo disfacimento e allo sbiadimento della sua musica rispetto a quella di Mozart, che nei secoli a venire verrà ancora ricordata. Tornato al presente, Salieri conclude il racconto autoproclamandosi il campione e il santo patrono dei mediocri, pronunciando la celebre frase: "Mediocri ovunque voi siate, io vi assolvo...io vi assolvo...io vi assolvo...io vi assolvo tutti."


Cast

  • Tom Hulce: Wolfgang Amadeus Mozart
  • F. Murray Abraham: Antonio Salieri
  • Elizabeth Berridge: Constanze Weber
  • Simon Callow: Emanuel Schikaneder
  • Roy Dotrice: Leopold Mozart
  • Christine Ebersole: Katherina Cavalieri
  • Jeffrey Jones: imperatore Giuseppe II
  • Roderick Cook: conte Von Strack
  • Jonathan Moore: barone van Swieten
  • Nicholas Kepros: arcivescovo Colloredo
  • Richard Frank: padre Vogler
  • Patrick Hines: Kapellmeister Bonno
  • Charles Kay: conte Orsini-Rosenberg
  • Vincent Schiavelli: il maggiordomo di Salieri
  • Cynthia Nixon: Lorl, la serva
  • Barbara Bryne: Frau Weber, madre di Constanze
  • Herman Meckler: prete
  • Vladimír Svitáček: papa Clemente XIV
  • Kenneth McMillan: Michael Schlumberg (director's cut)

Report Page