SCHEDA PG 🐎CAMPO MEZZOSANGUE🐎: Arlo Gotwald

Nome e Cognome

Arlo Gotwald

Il nome Arlo potrebbe essere tratto dal toponimo fittizio di Arlo Hill, presente nel romanzo del 1590 di Edmund Spenser "La regina delle fate". Spenser coniò Arlo alterando, probabilmente, il toponimo di Aherlow, che significa "fra due altipiani" in gaelico. In alternativa il nome Arlo potrebbe essere un nome di origine inglese che significa "colle fortificato".

Soprannome

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Genitore divino

Lyssa

Lyssa è la dea della rabbia ardente e del furore cieco. Rappresenta un personaggio abbastanza spietato e colmo di terribili sfaccettature, prime tra tutte la crudeltà che, pur rappresentando la pura pazzia di Eracle è connotata da un minimo di furbizia, come si addice a tutti i demoni.

Anni

Non conosce esattamente la sua età, è abbastanza convinta di avere 17 anni, ma non ne è per niente sicuro, e non è sicuro nemmeno del giorno del suo compleanno.

Orientamento sessuale

Gayssimo. Quando si innamora sarebbe disposto a qualsiasi cosa per la persona che ama.

Storia

Quando aveva all'incirca 6 anni suo padre è morto in circostanze misteriose, nessuno ha identificato l'assassino ed è stato archiviato come caso di suicidio, stranamente Arlo non ricorda nulla dell'accaduto, sa solo che Le Voci hanno iniziato a manifestarsi il giorno della morte del padre. Dopo la sua morte è stato portato in un ospedale psichiatrico dato che molte persone lo consideravano pazzo. Dopo anni di reclusione durante i quali è stato addirittura torturato e quelle cose lì, viene liberato da un satiro e portato al campo mezzosangue. Durante la sua reclusione ha provato più volte ad uccidersi in modi diversi, infatti ha i polsi pieni di cicatrici e il collo che presenta un abrasione(?) permanente da corda.

Descrizione pg

Ha un carattere forte, parla spesso da solo e parla delle voci nella sua testa dome se fossero persone distinte realmente esistenti e che tutti possono sentire, non riesce a stare fermo, deve muoversi continuamente, ma gli capita ogni tanto di non aver abbastanza forza per muovere nemmeno un muscolo. Si scusa estremamente raramente e se lo fa non lo pensa davvero, adora alla follia il contatto fisico nonostante non sopporti gli abbracci provenienti dalle altre persone (lui può abbracciare ma non vuole essere abbracciato) perchè si sente imprigionato. Non gli piacciono gli spazi chiusi, si sente soffocare e non riesce più a respirare correttamente. Non ha amici effettivi, o almeno, non considera nessuno amico poichè gli basta se stesso e la persona che ama per essere felice. Infatti anche se gli altri lo considerano amico lui non li considera amici, ma persone simpatiche con cui non è noioso parlare e che riescono a distrarlo dalla noia. Ha un rapporto complesso con la noia, non riesce proprio a sopportarla, infatti non vi capiterà mai di trovarlo intento a fare niente in caso non stia dormendo. Potrebbe capitare di trovarlo immobile a fissare un punto indefinito, ma in qual caso starebbe facendo qualcosa nella sua testa. Non è mi andato da un parrucchiere ed è un masochista.

Aspetto

Segni particolari

Quando era piccolo suo padre lo chiamava vampiretto poichè ha la pelle molto chiara, quasi cadaverica, le orecchie allungate e i denti più appuntiti del normale per colpa di una malattia chiamata displasia ectodermica. Nell'istituto dove stava era costretto a professare la religione cattolica e il suo essere molto femminile non lo aiutava manco per il cazzo. Quindi ora indossa ancora simboli cristiani per colpa dei traumi causati da quella religione. Le cicatrici sul collo non si vedono grazie alla collana.

Armi

Ha una lancia in bronzo celeste che si rimpicciolisce ed attorciglia diventando un anello.

Poteri

E' capace di entrare nella testa delle persone e far vedere loro immagini, può sentire i pensieri degli altri e far sentire i suoi, può convincere la gente di determinate cose se riesce a penetrare nel loro subconscio e può far venire mal di testa alla gente. Inoltre può correre LEGGERMENTE più veloce della media e saltare LEGGERMENTE più in alto.

Hobby

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Altro

Prima di arrivare al campo aveva "adottato" un gatto nero che si presentava nel giardino del centro psichiatrico e lo aveva chiamato Sera(phina). Durante il periodo di reclusione partecipava a delle specie di classi dove gli insegnavano le nozioni fondamentali, ma tendeva ad arrabbiarsi troppo facilmente e cercare di sgozzare se stesso o i compagni con le unghie.