Quel cratere di 20 chilometri...

Quel cratere di 20 chilometri...

Marco Castellani

... non appartiene certo alla Terra! E' tale che farebbe impallidire il celebre Gran Canyon, con i suoi ben venti chilometri di altezza. SIamo su Miranda, una luna del pianeta Urano: per la precisione, il più interno delle cinque lune maggiori. E anche il più piccolo. La scoperta è relativamente recente, perché risale al 1948.

Ecco dunque Miranda in una foto della NASA: è il polo sud in primo piano, ed è una ripresa del Voyager 2.

Ed ecco sempre Miranda, con una vista ravvicinata del suo enorme canyon. Anche la foto che vedete qui sotto, del resto, è stata presa dalla stessa medesima sonda, la gloriosa Voyager 2, che è al momento ancora attiva, ed è uno degli oggetti umani più lontani nell'intero universo.

La foto risale al 1986, ma è tuttora il meglio che abbiamo. Del resto, l'esplorazione dei pianeti - specie quelli più lontani - procede a grandi balzi, intervallati da lunghi periodi di stasi.

Il motivo è presto detto: osservazioni accurate di questi pianeti non sono possibili da Terra, e sono totalmente affidati alle missioni spaziali. Che sono imprese di grande costo e attenta pianificazione.

Non è dunque così strano che nessuna altra sonda si sia avvicinata ad Urano e alle sua lune, in tutto questo tempo. E che la nostra conoscenza di oggetti pur interessantissimi come Miranda sia ferma a ciò che poteva fare la tecnologia negli anni ottanta.

Tuttavia, già questi dati sono risultati estremamente interessanti, anche al di là del canyon, poiché Miranda si è rivelata sede di una attività geologica decisamente superiore a quella che ha interessato le altre lune del pianeta.

L'origine del canyon su Miranda (Verona Rupes, per gli scienziati), però, rimane ancora un mistero. Un altro, di quelli di cui è (ancora) pieno il cosmo.

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