La Bussola del Pinguino – Helsinki, Studi Internazionali

La Bussola del Pinguino – Helsinki, Studi Internazionali

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l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

Tutte le altre interviste della rubrica sono reperibili qui.

Nome Cognome: Elena Mazzaccara
Corso di Laurea: Studi Internazionali
Università Ospitante: University of Helsinki
Periodo Accademico: primo semestre del terzo anno
Progetto a cui si è aderito: Erasmus+

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?
Ho ricevuto, inizialmente, una mail dall’Università con le informazioni, mi consigliavano di fare riferimento a due siti, Unihome e Unihouse. Ho fatto richiesta per un alloggio nello studentato in anticipo di qualche mese rispetto alla mia partenza, avvenuta a fine agosto. C’è, inoltre, la possibilità di fare un mese di prova nell’alloggio. Il prezzo era nella media di quello che costerebbe un alloggio singolo a Trento, era in una zona dove i trasporti funzionavano benissimo (Pasila) e, per quanto la cucina fosse cieca, la casa non era male: l’alloggio disponeva anche di una sauna.

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?
Era tutto centrale, ma il trasporto pubblico funzionava molto bene. Per facilitare il tutto, i primi giorni di mobilità c’è un Open Day in cui ti forniscono la carta per i mezzi, puoi tesserarti in palestra e per le varie associazioni.

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospitante e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di CFU, quanto ti sono stati riconosciuti?
Ho sostenuto sei esami nei due periodi a disposizione, ognuno di due mesi. Il Learning Agreement che avevo proposto inizialmente è cambiato. Gli esami sono stati riconosciuti tutti, senza bisogno di integrazioni. Il modello è diverso dal nostro: c’è tanto da leggere, l’esame può essere basato su un saggio che devi preparare, leggendo molto. Il punteggio finale viene comunque dato anche dal “Diary”, un diario che tieni regolarmente, dopo ogni lezione c’è da riassumere quello che hai capito, e su gran parte di quello che impari devi sviluppare un pensiero tuo.

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?
Ho trovato molto interessante il corso di Etnical Relations (Relazioni Etniche), è legato alla destrutturazione dei concetti di colonialismo, abbiamo trattato autori non eurocentrici. Gender Studies aveva molto potenziale. Consiglio anche Populism e Social Realities in the Global South.

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?
All’inizio è naturale rimanere un po’ disorientati, quasi delusi. Se non conosci il posto viene spontaneo notare di come manchi una piazza centrale, per esempio: si tratta di un modello urbano diverso da quello italiano o delle grandi capitali europee, è quasi arido. Cominciando a camminare tanto si scoprono i parchi, ii luoghi naturali, non sono in centro.

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?
Il Caffè Regatta, una casetta molto tipica sul mare, ma anche il Sompasauna, una sauna pubblica, non centrale ma aperta tutta la notte: puoi fare gratuitamente la sauna e affacciarti sul baltico. L’esperienza di fare la sauna per poi fare il bagno, magari a dicembre, quando si è circondati dalla neve la consiglio. Altri luoghi che indicherei, per quanto più lontani: Lammassari o il monte Saana. C’è molta gente che organizza viaggi ed è comodo organizzarsi con i gruppi, anche per arrivare a Tromso in Norvegia. Per quanto riguarda la vita notturna c’è il quartiere Kallio, dove è, però, molto costoso fare serata.

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?
La borsa di studio, con un aiuto esterno, è bilanciata, da sola basta per coprire l’affitto. C’è da sottolineare come la mensa sia molto economica.

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?
È un consiglio che vale per tutti gli Erasmus: devi essere un po’ uno “yesman”. Poi devi saper selezionare, per esempio l’ESN locale è carino, ma poi devi scegliere cosa può piacerti davvero. Consiglio l’esperienza sauna in tutto e per tutto, ad oggi mi manca moltissimo. Consiglio anche di fare tanto sport.

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