Svegliati popolo!

Svegliati popolo!

Salvatore Clemente
#NOIUSSOLI


Tutte le falsità della propaganda pro-migranti


Ius Soli, euro ed esercito industriale di riserva


di Giuseppe PALMA, 21 giugno 2017


Lo avrò scritto migliaia di volte: l’euro, essendo un accordo di cambi fissi, impedisce agli Stati di intervenire sul cambio per poter tornare ad essere competitivi, costringendoli a scaricare il peso della competitività sul lavoro attraverso la riduzione dei salari e la contrazione delle garanzie contrattuali e di legge in favore del lavoratore.


Le garanzie costituzionali, con l’euro, diventano pertanto lettera morta!


Ciò detto, per poter salvare l’euro, occorre non solo ridurre i salari, ma bisogna soprattutto smantellare le tutele costituzionali in favore dei lavoratori. Riforma Fornero e Jobs Act ne sono un esempio tangibile. Idem la Loi travail in Francia ed Hartz IV in Germania.


Ma non basta. Occorre creare una guerra tra poveri affinché il lavoratore, pur di lavorare e non morire di fame, accetti condizioni di lavoro schiavistiche e salari ridotti. E quale migliore occasione se non quella di far arrivare in Europa milioni di persone pronte alla manovalanza in grado di accettare 2-3 euro per ogni ora di lavoro? Gli italiani, a quel punto, invece di pretendere (giustamente) una paga dignitosa da 10-15 euro l’ora, dovranno ridimensionare le pretese avvicinandosi a quelle degli immigrati. In tal modo l’euro è salvo! E poco importa se la Costituzione sia totalmente smantellata! Ce lo chiede l’Europa!


La legge sullo Ius Soli, se approvata, concederebbe la cittadinanza a milioni di figli di immigrati nati nel nostro Paese, i quali, grazie all’ottenimento della cittadinanza, sarebbero italiani a tutti gli effetti. Quindi non vi sarebbe neppure un’eventuale rivendicazione italiani-stranieri: la lotta per la sopravvivenza sarebbe solo tra “italiani”, con la differenza di aver aumentato esponenzialmente il numero di poveri allo scopo di creare le perfette condizioni per una concorrenza spietata che miri alla riduzione dei salari e allo smantellamento delle garanzie costituzionali in favore dei lavoratori italiani. Ce lo chiede l’Europa! 


Karl Marx ne “Il Capitale” parlava di esercito industriale di riserva, cioè di quella enorme forza lavoro di manovalanza in grado di tutelare e salvaguardare gli interessi e le finalità del capitale a scapito delle retribuzioni e dei diritti fondamentali del lavoratore!


E’ pur vero che il “nostro” Ius Soli sarebbe temperato (quindi non uno Ius Soli puro), ma è altrettanto vero che – qualora approvato – incentiverebbe una guerra tra poveri a scapito non solo di quanto premesso, ma anche del benessere generale. Da Monti in poi, infatti, allo scopo di salvare l’euro, siamo costretti a vivere ogni giorno sotto il continuo attacco di ricette economiche criminali e neo-naziste!


Ad avallare il crimine, oltre ai nostri governanti illegittimi e ai giornalai di regime, ci sono anche i sedicenti intellettuali, cioè quegli scribacchini salariati a libro paga del capitale internazionale, che hanno avuto l’ardire di firmare addirittura un manifesto in favore della legge sullo Ius Soli. Esattamente come fecero contro il commissario Calabresi!


Il tutto per mano di un Parlamento eletto con meccanismi elettorali dichiarati incostituzionali e in grave alterazione del principio di rappresentatività democratica (Corte costituzionale, Sent. n. 1/2014; Corte di Cassazione, Sent. n. 8878/2014)!


Tuttavia, io preferisco ricordarmi delle parole di Sciascia: “se mi chiamano intellettuale, non mi volto“!


Svegliati popolo! Se non farai nulla, tra qualche anno sarai definitivamente schiavo! 


(Fonte: http://lacostituzioneblog.com/2017/06/21/ius-soli-euro-ed-esercito-industriale-di-riserva-di-giuseppe-palma/)


§§§


Il primo effetto dello «ius soli»: boom di voti al partito islamico


di Gian Micalessin, 17 giugno 2017


Il partito quasi c'è. Ora mancano solo gli elettori. Ma a trovarglieli contribuirà il progetto di legge sullo ius soli portato avanti dal partito Democratico.


Per capirlo basta dare un'occhiata a www.costituenteislamica.it il sito internet su cui il convertito Hamza Roberto Piccardo e altri 21 membri del cosiddetto Comitato Promotore gettano le basi per la nascita del primo «partito islamico italiano». Certo se provate a chiamarlo così vi accuseranno immediatamente di essere «xenofobo e islamofobico». E di aderire, come specifica preventivamente il sito, ad «un'operazione di disinformazione che tende a presentare il nostro progetto come l'embrione di un partito islamico, evidentemente integralista, pericoloso per l'ordine pubblico». Ma se le parole hanno un senso il manifesto lanciato due mesi e mezzo prima dell'arrivo al Senato dello ius soli - non sembra avere obbiettivi assai diversi.


«L'Assemblea Costituente Islamica d'Italia esordisce il manifesto pubblicato a marzo - è uno strumento tendente a dare ai musulmani una rappresentanza eletta. Ci sono in Italia attualmente circa 2,6 milioni di musulmani, dei quali 900 mila italiani». In quell'incipit è espressa non solo la volontà di eleggere i rappresentanti della comunità islamica, ma anche una stima del bacino elettorale. Un bacino facilmente ampliabile visto che dietro i 900 mila musulmani già cittadini italiani premono un milione e 700 mila correligionari. Certo lo ius soli non facilita l'iscrizione all'anagrafe dei musulmani maggiorenni, ma rappresenta sicuramente un potente volano visto che la comunità islamica, sottolinea il manifesto, ha un «vivace tasso demografico». In quell'eufemismo si cela il concetto espresso dal presidente Recep Tayyp Erdogan quando invitò gli immigrati turchi a conquistare l'Europa mettendo al mondo cinque figli a testa. Qui il discorso è più sottile, ma il meccanismo è lo stesso.


Stando alla Fondazione Leone Moressa, lo ius soli garantirà 800mila nuove cittadinanze non appena varata e altre 60mila ogni anno successivo. Ma grazie ad una comunità islamica «demograficamente più vivace» molti di quei nuovi italiani si trasformeranno inevitabilmente in potenziali elettori del nuovo progetto politico. Un progetto che viste le idee del suo padre putativo non suona esattamente rassicurante. Hamza Piccardo, fondatore e ispiratore della Costituente è considerato, infatti, un rigoroso interprete del pensiero della Fratellanza Musulmana in Italia. Non a caso non ha esitato ad abbandonare l'Ucoii (l'Unione delle Comunità Islamiche Italiane da lui stesso fondata) non appena questa ha reso meno evidenti i legami ideologici con l'organizzazione madre di tutti i moderni fondamentalismi. E, non a caso, resta l'indiscusso portavoce italiano dell' «European Muslim Network» la rete islamista europea guidata da Tariq Ramadam, nipote di quell'Hasan Al Banna, fondatore nel 1928 dei Fratelli Musulmani.


Del resto il primo ad anticipare gli obbiettivi non proprio moderati del nascente partito dell'Islam italiano è stato proprio il suo ispiratore. «Se è solo una questione di diritti civili, ebbene anche la poligamia è un diritto civile», scriveva lo scorso agosto Hamza Piccardo pubblicando sulla sua pagina Facebook una foto del sindaco di Milano Giuseppe Sala intento a unire in matrimonio due coppie gay. Quella provocazione, lanciata mentre in Europa imperversava il terrorismo dello Stato Islamico, è stata un po' la prova generale per il lancio della Costituente. Una prova generale decisamente esplicita nel far capire che il nuovo partito non ammetterà tentennamenti nelle difesa e nel sostegno di tutti i precetti islamici. A partire da quelli in evidente contrasto con la legislazione italiana. Ed infatti il manifesto della Costituente specifica che potranno far richiesta di adesione soltanto gli aspiranti militanti pronti a sottoscrivere i «principi fondamentali dell'Islam». Le linee guide, insomma, saranno non quelle della politica, ma quelle della religione. Ovvero del sacro e indiscutibile Corano.


(Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/politica/primo-effetto-dello-ius-soli-boom-voti-partito-islamico-1410136.html)


Report Page