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Vi raccontano che la festa di compleanno di un bambino avrebbe contagiato tutti i presenti.

Pensa che sfiga!

A Montecitorio, in Piazza del Popolo, a Milano, a Firenze, a Napoli, sulle autostrade erano migliaia e nessun disastro.

Davanti alla ormai famosa Torteria sono centinaia ogni giorno e non si registrano casi analoghi, malgrado i giornalai siano pronti da settimane a parlarne per denigrare chi si permette di rispettare leggi e Costituzione contro i provvedimenti psicotici del regime sanitario...

Vi raccontano che in India muoiono tremila persone al giorno.

"Finalmente se ne accorgono!" verrebbe da dire. In India muoiono ogni anno più di tre milioni di persone soltanto per malattie che in Europa si curano con medicinali da banco, o per infezioni che le nostre condizioni igienico sanitarie non consentono. Migliaia ogni giorno e per strada.

E ogni giorno in India muoiono circa 800 bambini di una semplice diarrea. Anche questi, spesso in strada.

Ma i giornalai nostrani non martellano quotidianamente con questi dati. Non si scandalizzano per le usanze di creare forni nelle piazze e in strada per bruciare i morti.

Eppure è così da sempre. Ma finora se ne fregavano. O erano distratti?

Ora vi parlano di varianti. Previste e annunciate da mesi, quando in molti dicevano che si sarebbe dato modo al virus di mutare perché chiunque abbia sollevato anche solo la copertina di un libro di biologia sa che durante una pandemia non si vaccina.

Come sostenuto e ampiamente argomentato da molti scienziati negli anni. Come un certo Sabin...

Ma dopo quattordici mesi possiamo fare i raffronti con lo scorso anno. Un anno in cui eravamo impreparati ad affrontare l'emergenza.

E sappiamo che in questo periodo, lo scorso anno crollavano i positivi e, di conseguenza, i morti CON.

Oggi, invece, calano molto lentamente, anche se con il numero di tamponi dello scorso anno racconteremmo di circa 1.500 positivi al giorno e i morti CON non arriverebbero a 50. E chissà se i giornalai non parlerebbero d'altro... del perché dopo quattordici mesi in televisione ci siano ancora alcuni virologi e non tutti. Non quelli che dissentono.

Perché ci siano ancora loro e non gli attori e gli uomini di spettacolo. Perché i politici lasciano le decisioni politiche agli scienziati divisi su tutto. Che oggi sembrano meno divisi solo perché chi dissente dal pensiero unico viene silenziato.

E, chissà, magari potrebbero anche chiedere perché in quattordici mesi le uniche soluzioni contro l'emergenza siano le sbeffeggiate trovate dei banchi a rotelle e dei monopattini. Barzellette, è vero, ma dopo più di un anno, non c'è altro. Operatori sanitari e letti sono gli stessi di un anno fa. E per avere una chemio, ti rimandano anche di mesi. Perché oggi c'è solo una malattia. Gli stessi morti per le altre malattie, 1780 al giorno, non fanno notizia. Neanche per la percezione. 

Non si vedono ospedali da campo, mentre l'anno scorso c'erano. E al di là di chiudere se i contagi salgono, non si affrontano altre soluzioni. Eppure, dopo quattordici mesi, vediamo che chi ha tenuto aperto ha ottenuto risultati migliori dei nostri e ha salvato migliaia di vite. Svezia, Florida, Russia...

La campagna vaccinale di Mosca è stata un buco nell'acqua, eppure da febbraio stadi pieni e nessuna restrizione.

Ma per alimentare la paura, i giornalai nostrani, quelli al 41° posto nel mondo quanto a libertà di stampa, non potendo sbandierare la follia russa, danno una percezione arbitraria dei numeri dell'India, dimenticandosi di specificare che gli abitanti di quel Paese superano di quasi 400 milioni quelli dell'intero continente americano.

E voi continuate a credere.

Perché non è un'emergenza. Questa è una religione.

E se, finalmente, i giornalai si trasformassero in giornalisti e dessero notizie vere, vi racconterebbero che esiste un virus pericoloso per anziani, soggetti deboli e, sporadicamente, anche per i sani.

Un virus che nel 90% dei casi non presenta sintomi e nella gran parte dei casi in cui li presenta, si cura a casa senza problemi.

Vi spiegherebbero che due delle migliori università al mondo, Johns Hopkins e Stanford, hanno dimostrato che le chiusure portano a un numero di morti maggiore e aumentano la virulenza del virus.

E vi racconterebbero che in tutti gli assembramenti visti da maggio 2020 a oggi non si sono registrate ecatombi. Così come non ci sono state stragi nei supermercati.

Vi racconterebbero la verità. Ma crollerebbe la paura.


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