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“Parole di una maestra ....


Avreste dovuto vederli, a scuola.

Avreste dovuto vedere come sono stati bravi. 

Come si sono adattati. 

Come hanno rispettato tutto quello che potevano. Come hanno trovato soluzioni creative ai problemi più difficili.


Avreste dovuto vedere che sotto la mascherina, tutto il giorno tutti i giorni, si intravedeva il sorriso.

Avreste dovuto esserci quando andavano in palestra, distanti e senza neanche un attrezzo, ma si divertivano lo stesso.

Avreste dovuto stupirvi quando giocavano ad acchiapparella senza acchiapparsi, a lupo ghiaccio senza toccarsi, e quando aiutavano in tutti i modi il vicino di banco anche senza prestargli le forbici e la colla.


Avreste dovuto capire quanto è importante alzare la mano e dire: “maestra, non ho capito!” e che la maestra si avvicini per vedere cosa c’è che non va.

Senza schermi di mezzo, senza webcam e Google Suite e tutte le tecnologie del mondo. 


E invece torniamo dietro a un computer.

E invece ci sarà il silenzio dei microfoni spenti. 

E invece non ci sarà l’intervallo insieme a stemperare le tensioni.


Oggi sono amareggiata. Perché dopo un anno così, i bambini non si meritano di vivere ancora le chiusure e l’isolamento, e non lo meritano i loro genitori.


Si poteva fare altro... si poteva fare diversamente in tutto questo tempo. 

Fare che cosa?

Non lo so, io insegno, non governo.


Ma vi assicuro 

che loro non se lo meritavano. “

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