🅂🄲🄷🄴🄳🄰 🄿🄶:

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Scheda di @Riddle_F


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•𝘕𝘰𝘮𝘦:

Christine


•𝘊𝘰𝘨𝘯𝘰𝘮𝘦:

Nadine (nella scrittura arabica : ناديني) è un cognome abbastanza diffuso in Arabia. Significa comunemente " Showerer of blessings " : pioggia di benedizioni.


•𝘌𝘵𝘢̀ & 𝘊𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘢𝘯𝘯𝘰:

17 anni - 5 Aprile 2003
Nata sotto il segno di Ariete. Le persone nate sotto questo segno presentano energia, coraggio e intraprendenza. Hanno una grande carica vitale e dinamicità con cui perseguono la loro autoaffermazione in maniera indipendente, anche se spesso sono inclini alla competizione. Marte, il pianeta governatore del segno infatti dona loro un'indole guerriera che li rende combattenti determinati con una grande forza interiore, grazie alla quale sono sempre pronti ad affrontare nuove sfide e a risollevarsi in fretta dopo un ostacolo. Altre qualità tipiche sono la passionalità, l'ottimismo, la sincerità e la spontaneità. Sono contraddistinti anche dall'impulsività, dall'impazienza e da una certa propensione all'irascibilità e all'aggressività.

•𝘚𝘦𝘴𝘴𝘰 & 𝘖𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘶𝘢𝘭𝘦: 

Femmina
Pansessuale
La pansessualità è un orientamento sessuale che cade sotto il termine ombrello bisessualità e che indica l'attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso un individuo senza dare importanza al suo sesso e al suo genere, bensì unicamente al suo modo di essere. Essendo quindi un’attrazione indipendente dal sesso e dal genere, le persone pansessuali possono essere attratte da uomini, da donne e da persone non-binarie. Nel fattore "sessualità" si tiene conto dei fattori visivi che possono portare ad un'attrazione romantica o sessuale verso una persona. Non si deve confondere il prefisso "pan-" (ovvero "tutto") con il fatto che ai pansessuali possano piacere esteticamente e/o romanticamente tutte le persone del mondo. Pan è inteso come "tutti i generi di persona", non come "tutte le persone".


•𝘊𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦:

È un tipo di ragazza abbastanza mansueta all'apparenza, la quale cerca sempre di mostrarsi gentile e riverente dinanzi agli altri, soprattutto quando la madre è con sé in quei momenti, tuttavia quando vede qualcosa che può darle un chiaro fastidio o disgusto, tende a non nasconderlo, cambiando totalmente immagine di sé. Si dimostra essere sfacciata e senza alcun pelo sulla lingua, non preoccupandosi di mostrarsi al limite dell'educazione all'esterno.
Come ogni figlio del dio della guerra, purtroppo Christine ha dei problemi a mantenere il controllo, motivo per cui scoppia spesso, dopo tempo in cui cerca di tenersi tutto dentro. Quel periodo dura relativamente poco, possono passare un paio di settimane al massimo, come un paio di giorni. In quegli istanti sente le proprie emozioni letteralmente esplodere da dentro, sfociando in chiara e pura rabbia. Si riesce a calmare solo prendendo qualcosa a pugni. A scuola sono state molte le occasioni in cui poteva seriamente finire in una rissa, ma fortunatamente per chi le si metteva contro, riusciva ad essere trattenuta dai conoscenti più stretti che aveva. Nonostante all'apparenza sembri mingherlina, detiene molta forza, che inizialmente trovò inspiegabile.


•𝘈𝘭𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 & 𝘗𝘦𝘴𝘰:

172 cm - 62 kg


•𝘈𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰:

Ha la carnagione un po' più scura del tipico caucasico, vicino al mulatto, essendo di origini arabiche. Ha occhi e capelli di un castano scuro, molto vicino al nero. Un viso definito ma non troppo affilato, poco più arrotondato, avendo delle guance piene e degli zigomi discretamente alti. Ha delle folte sopracciglia scure e delle labbra gonfie, le quali risaltano sul viso della ragazza.

•𝑆𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖:

Ha molte lentiggini sparpagliate sul volto oltre, soprattutto all'altezza delle guance e degli zigomi. Detiene anche diversi nei, i quali sembrano confondersi con le lentiggini.


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•𝐺𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝐷𝑖𝑣𝑖𝑛𝑜: Ares

Ares, era il tumultuoso dio della Guerra che i romani chiamarono Marte, era figlio di Hera e di Zeus. Era il dio che fomentava gli odi, per poter così provocare le guerre, stragi e distruzioni. Delle guerre gli interessava solo lo sterminio e le carneficine, quindi non si curava di sapere da quale parte fosse la ragione e il torto. Dotato di una grande forza e di un temerario coraggio, si buttava nella mischia allo sbaraglio; armato di una corazza di bronzo, con una lunga lancia capace di trapassare gli scudi più duri e resistenti; entrava sul campo di battaglia urlando e alzando una nube di polvere. Sul campo di battaglia lo seguivano la sorella Eris, la discordia, e i figli Deimos, lo spavento e Phobos, il terrore; dovunque passava, seminava la morte e la rovina. Un dio così ispirava poca devozione; anche tra gli dèi stessi non era molto amato. Ares era rappresentato come un giovane robusto, con spalle poderose, con un largo petto, sempre severo o accigliato in volto, con l'elmo sulla testa. Il Marte romano, invece, era un po' diverso da Ares, meno brutale e non così avido di strage e sangue. Marte era un dio benevolo, che difendeva gli uomini da ogni danno. A sottolineare la differenza tra Ares greco e il Marte romano, basta osservare che la celebre statua di Marte, la cosiddetta statua della Villa Lodovisi, lo rappresenta seduto, in atteggiamento pacato e ai suoi piedi c'è un fanciullo.


•𝐺𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑈𝑚𝑎𝑛𝑜: 

Elide Nadine, nata anche lei in Arabia Saudita, anche se i genitori erano originari degli Emirati Arabi Uniti. È stata sempre una donna intraprendente, divenendo in poco tempo una dei maggiori pilastri economici e finanziari di Riyad, la capitale. Quando possibile, portava la figlia con sé a ogni evento di lavoro, fin da bambina, facendola crescere in un ambiente abbastanza tossico, senza mai rendersene conto. Di certo, per la propria importanza, non le faceva mai mancare nulla. È stata perlopiù assente nella sua vita, pentendosene abbastanza tardi, dato che già era abbastanza la mancanza del padre. Decise così di attraversare l'Oceano con lei, arrivando a New York quando Christine aveva soli 13 anni. Tentò di ricostruirsi una nuova vita assieme a lei, ma il lavoro ancora una volta le portò via molto tempo, arrendendosi in tal modo all'idea di recuperare il rapporto perso con la figlia.


•𝐸𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝐹𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖: -


•𝑃𝑜𝑡𝑒𝑟𝑖: 

Tra i poteri dei figli di Ares troviamo: forza, riflessi e capacità combattive superiori alla norma, l’innata conoscenza dell’uso di ogni arma, l’essere esperti in strategie di guerra, l’abilità di maledire le armi avversarie rendendole inutilizzabili. 

•𝐴𝑟𝑚𝑖:

Possiede una spada di bronzo celeste. Essa inizialmente si presenta all'apparenza come un pugnale, ma una volta che viene detto un nome in particolare, quale è φίλος (fílos) in greco, si trasforma in una vera e propria spada, lunga mediamente quasi un metro e mezzo.


•𝘉𝘢𝘤𝘬𝘚𝘵𝘰𝘳𝘺:
Nata a Riyad, nel 2003, è stata una gioia per i nonni e un rammarico per la madre, la quale ai tempi doveva intraprendere una nuova attività aziendale e non poteva perdere tempo dietro a una figlia. Ella era peso non richiesto, dato che la ebbe senza alcun programma, dopo una storia breve, il quale poteva definirsi di una sola notte. Inizialmente aveva intenzione di abortire ma qualcosa le fece cambiare idea. Che fosse solo per uno scopo egoistico? Non avendo una progenie, non avrebbe mai potuto mandare la propria società nelle mani di qualcuno che poteva mostrarsi inadatto. Dunque alla sua nascita l'affidò ai genitori, col quale crebbe fino all'età di 6 anni, ma quando essi morirono in un grave incidente stradale, dovette assumersi le proprie responsabilità, o almeno in parte. Christine, d'altro luogo, conobbe solo l'affetto e l'amore dei nonni, rimanendo dopo la loro morte sempre sola e abbandonata a sé stessa, con una badante che la madre cambiava ogni settimana, perché tutte sembravano scappare, licenziandosi per la natura irriverente, indisponente e ribelle della fanciulla.
Era una testa calda anche da piccola, non riuscendo a stare ferma un attimo. Doveva ammettere che ai tempi lo faceva apposta per attirare l'attenzione dell'unico genitore che aveva con sé, tuttavia più passavano gli anni e più si arrendeva a quella condizione, abituata a quell'amara solitudine, dal quale riusciva a trovare rifugio solo nella musica e più avanti nella scrittura. Prese lezioni di pianoforte, chitarra e batteria, senza mai stancarsi d'imparare.
Dopo il trasferimento a New York, continuò con quella passione, cercando allo stesso tempo di creare delle nuove amicizie in quel nuovo ambiente. All'età di quattordici anni riuscì persino ad entrare in una band, ma il tutto durò poco quando uno strano ragazzo, il quale sembrava essere nuovo, si avvicinò a lei un giorno in corridoio nella struttura scolastica. Egli sembrava essere un tipo alla mano, il quale faceva troppe domande ma che compensava l'invadenza con il suo saper essere divertente. Era colui che incominciò a trattenerla con seria preoccupazione quando gli attacchi di rabbia sembravano prendere sempre di più il sopravvento. Sembrava essere lì apposta per lei, quasi fosse il suo angelo custode, più avanti riuscì a comprendere quanto quell'aggettivo fosse esatto.
Cominciarono ad avvenire cose strane nelle ultime settimane in cui fu a scuola, non contando il fatto che nell'ultimo anno riscontrò una brutta dislessia e un problema di deficit dell'attenzione, la quale la madre cercò di curare in ogni modo, si cominciò a sentire sempre osservata da qualcosa, oltre che a provare una brutta sensazione alla bocca dello stomaco, che la rese ancora più nervosa e irritabile del solito. Therrien, colui che reputava il proprio angelo custode, divenuto oramai il proprio migliore amico, sembrò essere più agitato, finendo col rivelare la sua identità, un satiro a quanto pareva, dopo un episodio che la ragazza non si sa ancora spiegare.
Egli era venuto a monitorarla come custode, e la sua missione era fin dall'inizio portarla in un Campo situato a Long Island, laddove sarebbe stata al sicuro? Che cosa stava a significare? Si tenne vago, dicendo a parer proprio cose irragionevoli, che ancora non riuscì ad immagazzinare per l'adrenalina della fuga. Dire che si fidò fu scontato quando in mezzo alla strada vide un essere a dir poco orripilante cominciare ad inseguirli, il quale avevano incontrato sotto sembianze poco più umane all'interno di una classe scolastica.
Come facevano le persone a non vederlo?
Più tardi, durante il loro viaggio, l'amico le disse con più calma che lei era chiaramente una semidea, era per quello che le davano la caccia. Il genitore divino? Lo avrebbe scoperto una volta arrivati in quel luogo sconosciuto, di cui egli continuava a parlare a non-stop, quasi fosse un villaggio estivo in cui vai durante le vacanze.


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