🅂🄲🄷🄴🄳🄰 🄿🄶

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@CodaLovegood

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•𝘕𝘰𝘮𝘦•

Yana è il nome che suo padre, di origini russe, ha dato alla bambina in onore della nonna. Questa ultima infatti era una figura molto importante nella vita dell'uomo che però era morta anni addietro, la madre biologica della bambina infatti la ricordava molto in fatto di aspetto e carattere. Per questo decide di onorare la madre così.


•𝘊𝘰𝘨𝘯𝘰𝘮𝘦•

Il cognome del padre era Pavlov che poi, essendo la ragazza una femmina, si è trasformato in Pavlova, "figlia di Pavlo"


•𝘌𝘵𝘢' & 𝘊𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘢𝘯𝘯𝘰•

La ragazza, attualmente ha 16 anni. È al campo mezzosangue con i suoi amici ormai da due, essendo arrivata quando ne aveva a malapena 14. Ne compie 17 però 19 dicembre, cadendo nel segno di fuoco del sagittario.


•𝘚𝘦𝘴𝘴𝘰 & 𝘖𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘶𝘢𝘭𝘦•

La ragazza è pansessuale e si può definire cisgender (she/her). Seppure sia pansessuale le uniche esperienze che ha avuto (circa due quando aveva a malapena 12 anni) erano con ragazze per giunta più grandi.

•𝘊𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦•

In fatto di carattere ha preso molto dalla madre. La determinazione, che è tanta da poter essere considerara un potere, la sua voglia di vincere come se fosse l'unica cosa che conta e la sua arroganza, comportandosi come se non ci fosse nulla che lei non sapesse o che non potesse fare. È anche molto ambiziosa e protettiva nei confronti dei suoi 5 amici più stretti. Seppur si comporta sempre in maniera scortese, rude e maleducata sa quando è il momento di stare zitta e soprattutto con chi essere o non essere disponibile (e le persone con cui lo è sono molto poche). Le uniche paure che ha sono di fallire, di deludere, di perdere o di fare del male alle poche persone che ama come era successo con suo padre. La sua ambizione più grande è quella di conoscere e rendere orgogliosa sua madre.

•𝘈𝘭𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 & 𝘗𝘦𝘴𝘰•

Abbastanza alta per la sua età è precisamente 176 cm. Il suo peso è leggermente sopra il peso ideale, per la precisione si tratta di 73 kg quando l'ideale sarebbe 65 all'incirca (secondo il calcolo di Keys). I kilogrammi in più però non sono di grasso ma bensì di muscoli. Essa infatti ha una corporatura abbastanza robusta, abituatasi ad incassare colpi ed allenandola costantemente, prima ai combattimenti e ora nella cabina di Nike adibita a palestra per la gran parte. In fatto di forme non è particolarmente formosa ma nemmeno totalmente piatta.

•𝘈𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰•

La ragazza, al contrario del carattere dove ha preso tutto dalla madre e nulla del padre, in aspetto è molto simile a suo padre. I capelli mossi e biondi, la pelle chiara e gli occhi azzurri. È decisamente raro che si trucchi e gli unici gioielli che porta sono quelli che poi si trasformano in armi fatta per qualche eccezione prima del campo. Il viso delicato e femminile è molto in contrasto con la sua personalità e il suo fisico allenato. In quanto a vestiti, la ragazza porta di solito o jeans strappati per scelte stilistiche (ma è raro) o leggings per avere più libertà di movimento durante allenamenti e combattimenti. Oltre alla maglia del campo sopra porta spesso giacche, da quelle di jeans a quelle di pelle fino alle felpe con la zip, specialmente in inverno quando fa freddo. Di solito, sempre per comodità durante gli allenamenti, tiene i capelli legati o, quando ne ha voglia, lega due piccole trecce da davanti verso la nuca, a parer suo da l'impressione di avere una corona di allori in testa.

•𝑆𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖•

sull'esterno coscia destra abbastanza in alto vi è una voglia a forma di costellazione dell'auriga. Sulla voglia c'è un neo che nella costellazione rappresenterebbe la stella menkalinan (beta aur). La voglia è particolare, essa infatti la condivide con altri 5 ragazzi del campo.



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•𝐺𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝐷𝑖𝑣𝑖𝑛𝑜•

La dea della vittoria Nike. Oltre che essere dea della vittoria è anche la dea della forza e della velocità, spiegando così i poteri che ha ereditato la figlia.

•𝐺𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑈𝑚𝑎𝑛𝑜•

Aleksandr (Александр) Pavlov. Nato e cresto in russia. Suo padre, facente parte delle forze dell'ordine, morì poco dopo la nascita di suo fratello minore, lasciando la madre ad occuparsi dei bambini piccoli. Dopo alcuni anni, quando Alek aveva quasi 18 anni la madre si ammalò gravemente, morendo. Successivamente venne a sapere che il fratello quindicenne fosse omosessuale, cosa che ai tempi era illegale in Russia. Decisero quindi di scappare verso gli stati uniti imbarcandosi clandestinamente su una nave. Durante il viaggio turbolento però il ragazzo perse anche suo fratello minore, rendendo vano tutto il viaggio. Una volta arrivato lì, non potendo tornare indietro, iniziò una nuova vita da americano, venendo chiamato Alexander. Fu solo 20anni dopo che incontrò la dea che diede vita "alla cosa più bella che gli fosse mai capitata".
Alek da bambino


•𝐸𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝐹𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖•

Nessuno per ora


•𝑃𝑜𝑡𝑒𝑟𝑖•

Possiede una resistenza, velocità e forza maggiore rispetto agli altri semidei. Fin da quando era piccola il padre notava che era molto più forte degli altri bambini, decidendo quindi di allenarla e sfruttare la cosa. Ha anche l’abilità di predire le mosse dell'avversario e sapere se verrà colpita o la eviterà, riesce a individuare i punti deboli dell’avversario osservandolo ma solo se si tratta di una parte del corpo. Alla sua vista è come se un fascio di luce visibile solo da lei colpisse unicamente il punto. È determinata a vincere e questo la porta, effettivamente, a vincere con facilità. Questi suoi doni derivanti dalla madre l'hanno sempre aiutata nella sua vita, vivendo in una parte assai amalfamata della sua città le risse erano all'ordine del giorno.

•𝐴𝑟𝑚𝑖•

La prima arma che ha ricevuto Yana era un regalo da parte della madre prima di andarsene, convintasi guardando la voglia che la piccola da grande avrebbe fatto molto e che fosse una bambina speciale. L'arma in questione è più un boost. Quando infatti indossa il gioiello in questione la sua velocità, la sua forza eccetera aumentano ancora di più rispetto ai suoi poteri normali, diventando ancora più forte. Durante l'utilizzo vi è anche un aumento di adrenalina che elimina gli inibitori del dolore, che è sia una cosa positiva che negativa. Infatti non sentendo il dolore non si preoccuperà o addirittura non si accorgerà delle ferite che le sono state inferte, che se abbastanza gravi possono portarla a svenire o comunque a pentirsene successivamente. La ragazza quando era piccola, non essendo a conoscenza dei poteri dell'oggetto, lo metteva durante gli incontri come portafortuna. Esso infatti, durante l'utilizzo diventa indistruttibile, rendendo anche più dolorosi i pugni. Diventa però fragile una volta tolto. L'oggetto ha il nome di "Επιτυχία" (Epitychía) che, in greco, ha il significato di "successo"
Non so come si chiami-
Un anello dorato con delle piume d'ali e una gemma blu incastonata che si trasforma in un pugnale. L'impugnatura è dello stesso colore della gemma e le piume dell'anello si trasformano in due ali che delineano la fine dell'impugnatura e l'inizio della lama. Il materiale dell'arma è metà in bronzo celeste e metà in ferro normale per poter attaccare sia mostri che civili. Il pugnale in questione prende il nome di "Свобода" (svoboda) che nella sua lingua madre significa libertà. Ha scelto di dare questo nome all'oggetto per via delle ali, per la fuga dal carcere e soprattutto per il senso di libertà che ha iniziato a provare quando ha capito chi lei e i suoi amici fossero davvero, semide
Anello
Pugnale
Uno xiphos che avrebbe utilizzato come arma ravvicinata da mischia. Esso in realtà sono due orecchini a forma di cuore nero pugnalato. I due orecchini quando indossati possono essere staccati semplicemente tirandoli, in tal modo quello sinistro (afferrato con la destra) si trasforma nell'arma e quello destro (afferrato con la sinistra) nel fodero dove, se riposta l'arma, si ritrasformerà negli orecchini che andranno rimessi a posto. Stesso materiale dell'arma precedente. L'arma prende il nome di "Победа" (pobeda) che, sempre nella sua lingua madre, ha il significato di vittoria. In russia tale parola viene usata anche per chiamare la dea Nike, sua madre. Le parve quindi un nome perfetto per la sua arma.
Orecchini
Xiphos
Un piercing al labbro inferiore (vertical labret per la precisione) che se preso si trasforma in una mazza ferrata. Essa è in un legno molto resistente (è molto difficile si rompa con le botte, servirebbe segarla o spezzarla tenendo entrambe le estremità). All'inizio e alla fine del bastone vi sono due palle di bronzo celeste, quella più in basso è piccola e liscia mentre quella in alto è più grande e vi sono degli spuntoni per ferire il nemico. La mazza prende quindi il nome di "Триумф" (triumf) che, come si potrebbe intuire, significa trionfo in lingua russa.
Il tipo di piercing
Non ho trovato delle foto migliori quindi metto queste per dare solo un'idea di come sia fatta


•𝘉𝘢𝘤𝘬𝘚𝘵𝘰𝘳𝘺•

Paper, please

Yana nasce in America, non viene mai registrata la sua nascita, essendo il padre un clandestino single che lavorava in nero, non ha mai posseduto documenti e non è mai andata a scuola. Non che fu un grande svantaggio considerata la sua dislessia, tutto ciò di scolastico che sa le è stato insegnato dal padre che invece ha avuto un'ottima istruzione. Più che concentrarsi sullo studio si è sempre concentrata sullo sport. Suo padre infatti, oltre che qualche lavoretto qua e là sempre in nero, lavorava come lottatore in dei club di combattimento illegali dove avvenivano le scommesse. La bambina andava sempre a vedere il padre combattere, incoraggiandolo e desiderando diventare come lui.

Tanti auguri a me

Passarono gli anni, Yana cresceva bene, amata e si divertiva spesso a giocare a basket con gli altri bambini al parco. Seppur non fosse mai andata a scuola non si sarebbe mai lamentata della sua vita, vivendola bene e a pieno con suo padre. La notte tra il giorno prima e il suo 11esimo compleanno andò a vedere l'ennesimo combattimento del padre. Combatteva contro il campione del club in carica ma riuscì comunque a metterlo ko, i soldi che avrebbe guadagnato quella notte infatti li avrebbero spesi per festeggiare il suo compleanno. Mentre tornavano a casa passando per vie chiuse dove non c'era mai nessuno come al solito però l'uomo che era stato umiliato da Alek si fece vivo, sparandogli alle spalle, esattamente tra le scapole e subito dopo alla testa. La bambina sentito lo sparò saltò dallo spavento, indietreggiando alla vista del padre cadere di faccia a terra impregno di sangue si girò. Inizialmente sconvolta capendo cosa fosse successo iniziò a correre in lacrime verso l'assassino. Fu quello il momento in cui capì che non era una bambina normale. Mentre correva con una velocità estremamente elevata verso l'uomo vide che la stava per colpire, riuscì subito a prevedere che il suo attacco sarebbe andato a segno se non si fosse abbassata. Riuscì quindi a togliere dalle mani dell'uomo la pistola, puntandogliela. Senza alcun indugio e senza nemmeno lasciarlo parlare gli sparò in testa, uccidendolo. Cadde poi a terra traumatizzata, guardando la pistola che teneva tra le mani e le due pozze di sangue su cui era seduta. Cercò di calmare il battito irregolare, pensando però che non era stato così male vendicare suo padre. A quel pensiero si rese però finalmente conto di ciò che fosse successo, iniziando a piangere disperata e pensando di essere un mostro, avendo goduto nell'uccidere un uomo. Un passante che sentì una bambina piangere e singhiozzare si recò sul posto, pensando ci fosse una bambina in pericolo. Vedendo la bimba piangere, sporca di sangue e con una pistola in mano rimase di stucco. Lei, a sua volta, terrorizzata come un riflesso puntò la pistola all'uomo senza premere il grilletto, che iniziò a correre via terrorizzato. La bambina a sua volta, capendo ci fosse un testimone, scappò via piangendo, tornando da sola in quell'appartamento che a breve avrebbe probabilmente perso, da sola, il giorno del suo compleanno

La più giovane lottatrice di boxe

Il manager di suo padre venuto a conoscenza dell'accaduto iniziò a ospitare la bambina. La rabbia e il risentimento in lei cresceva, tanto che per sfogare la rabbia iniziò a colpire il sacco da boxe che l'uomo teneva in casa. Quest'ultimo notando il talento e la forza della ragazza decise, seppur fosse molto giovane, di iscriverla agli incontri femminili. Grazie ai suoi poteri e all'arma donatale dalla madre era davvero raro perdesse un incontro, facendo molti soldi in questo modo. Non poteva pretendere però che le cose sarebbero andate bene per molto. Il passante infatti aveva naturalmente sporto denuncia. Il non essere registrata da nessuna parte fu un punto a favore per lei, ci vollero due anni infatti alla polizia per trovarla. A ormai età di 13 anni proprio durante un combattimento fecero irruzione all'interno del club. Inizialmente cercò di scappare e di attaccare i poliziotti che usarono il teaser su di lei, facendola svenire e arrestandola.

Escapist

Una volta arrestata fu processata come una minorenne, accusata di essere entrata nel paese illegalmente, di resistenza all'arresto, combattimenti clandestini e soprattutto di due omicidi di secondo grado. L'hanno comunque però processata come una minore, dandole un ergastolo che avrebbe scontato prima in un carcere minorile e successivamente una prigione normale. "centro di reclusione sperimentale" lo avevano chiamato ma una volta arrivata a lei sembrava solo una prigione dove tutti fingevano di essere felici. Fu messa in cella con Nala e conobbe così anche Heather, Diamond, Eryx ed Aaron che successivamente sarebbero diventati i suoi migliori amici. I 6, diventati quindi amici, si decisero a scappare, architettando insieme un piano di fuga perfetto che attuarono dopo appena sei mesi di carcere. Iniziò così un lungo periodo di latitanza.

L'armeria della semidea

Seppur fossero riusciti a scappare qualcosa in loro non andava. Spesso facevano cose strane, avevano la stessa voglia, gli stessi sogni e avevano tutti le stesse allucinazioni. Fu questo inizialmente che li portò alla convinzione che c'era qualcosa di più che li legava, passarono altri sei mesi a girare per la città come se fossero una specie di gang uscita male. Un giorno, sporchi e stanchi, entrarono in quello che sembrava un isolato negozietto di vestiti dal nome strano per rubare da vestire. Una volta entrati però scoprirono che era in realtà un'armeria di una figlia di Efesto che immediatamente li riconobbe come semidei. Essa, per aiutarli vedendo com'erano mal ridotti, regalandogli delle armi e una mappa per arrivare al campo dove ormai alloggiano da due anni.

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