🅂🄲🄷🄴🄳🄰 🄿🄶:

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@Bozz03


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•𝘕𝘰𝘮𝘦: Jason, variante del nome Giasone, lo stesso eroe greco, sposo di Medea che, dopo essersi imbarcato nella Argo, salpò alla ricerca del vello d'oro.

Ma concentriamoci di più sulle origini del nome dato che vi è più di un significato al nome del figlio di Atena.

Secondo alcuni deriva dal greco Iàson, poi latinizzato e può collegarsi all'ebraico iaesthai "guarire, curare" e più precisamente al significato di "medico che guarisce"

E tuttavia il nome ha altri significati e altre origini, dato che alcuni sostengono che il nome Jason derivi dal termine Jaomai, assumendo quindi il significato di "forte, potente".

È tuttavia complicato trovare una correlazione, anche se forzata, tra i due significati del nome del ragazzo e la vita che il figlio di Atena si ritrovò a vivere. Come semidio senza poteri "utili al combattimento" infatti, Jason non è né forte come i suoi compagni, né tantomeno un guaritore efficiente come possono essere i figli di Apollo o, in casi praticamente eccezionali, i figli di Esculapio, il dio della medicina.

•𝘊𝘰𝘨𝘯𝘰𝘮𝘦: Il cognome del giovane invece è Gordon.

Questo cognome riprende un cognome scozzese, a sua volta derivato da un toponimo il cui significato era "forte spazioso" .

Era in origine imposto in onore del generale britannico Charles George Gordon, che morì durante l'assedio di Khartoum


•𝘌𝘵𝘢' & 𝘊𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘢𝘯𝘯𝘰: 18 anni, nato il 16 dicembre sotto il segno del sagittario

Jason nacque, o meglio, comparve davanti alla porta della casa del padre, in una giornata invernale particolarmente soleggiata, insomma, un bel cielo, per non dire estivo, quantomeno primaverile, scintillava alto nel cielo, facendo riflettere i suoi raggi nella coltre di neve caduta appena la sera prima. Coltre di neve che, con un caldo del genere, non avrebbe ovviamente tardato a sciogliersi, pensava James Gordon che, tornato da appena un mese dall'ennesima missione, all'età di appena 28 anni era già uno dei generali più affermati del momento. In quel mese, si era frequentato con una donna, venticinque, forse trent'anni. Avevano trascorso dei bei momenti assieme, poi la donna aveva rivelato di essere la dea greca Atena, e stranamente, il miliare non era rimasto nemmeno così tanto colpito. O meglio, ne era rimasto si colpito, ma aveva colto la palla al balzo, aveva delle domande, e non si trattenne dal farle. Insomma, aveva visto una strana donna con una gamba di asino e capelli di fuoco strillare ordini a una cellula di terroristi, eppure quella stessa donna appariva come un uomo, gli occhi dei suoi compagni. I primi giorni, l'uomo aveva pensato di avere le allucinazioni, poi si era messo a studiare, analizzare la situazione, ed era arrivato a una conclusione. Si trattava di un empusa, per forza. . Era l'unica spiegazione logica e possibile. Ma allora perché lui sembrava essere l'unico in grado di vederla? Fu questa la domanda che il generale pose alla dea, spiegandole per filo e per segno tutta la vicenda. Spiegazione che, quando fu esposta alla dea della saggezza, riuscì a strapparle un sorriso, prima che Atena si decidesse a confermare i sospetti dell'uomo, spiegando l'esistenza della foschia, quel velo che maschera la realtà agli occhi degli umani, e attraverso cui James poteva facilmente scrutare, facendo tirare un rasserenato sospiro di sollievo al generale, che non si fece troppi problemi a ringraziare calorosamente Atena, anche se rimase, nei suoi confronti, sempre leggermente distaccato, come se non fosse esattamente convinto di quella relazione. D'altra parte, era sempre stato uno stratega eccellente, un leader particolarmente carismatico, mai disposto ad abbattersi davanti alle avversità, non si lasciò impressionare nemmeno dalla dea della saggezza. Era lusingato dalle attenzioni che la dea gli stava riservando certo, ma non impressionato né tanto meno intimorito. Ma eccolo lì, quella mattina, seduto tranquillamente nel divano a sorseggiare una tazza di caffè. Tranquillamente fino a quando non udì il campanello di casa propria suonare. Chi mai poteva essere a quell'ora del mattino? Insomma, erano appena le otto di una domenica mattina, la maggior parte dei suoi ricchi e spocchiosi vicini stava ancora dormendo, ragion per cui il generale non aveva la più pallida idea di chi potesse essere. Ma ecco che quando aprì la porta, fu molto, molto sorpreso di trovarsi davanti un bambino. Un neonato, infilato in una culla e avvolto in un paio di coperte per sopportare tranquillamente il freddo invernale. E beh, James impiegò uno, forse due secondi a capire che quel bambino, era il suo. La forma del viso, gli occhi, i capelli già bianchi che, seppur molto, molto rarefatti, già iniziavano a spuntare. Era la sua fotocopia, in tutto e per tutto. E il generale non perse tempo a prendere la culla e portarla dentro casa, ma non prima di aver alzato gli occhi al cielo per rivolgere un muto ringraziamento a quella dea che, come dono, aveva voluto dargli la cosa più preziosa al mondo, un figlio. E così iniziò, a pieno titolo, la vita di Jason Gordon, figlio di Atena

•𝘚𝘦𝘴𝘴𝘰 & 𝘖𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘶𝘢𝘭𝘦: maschio, eterosessuale


•𝘊𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦: Jason venne cresciuto, ovviamente, dagli insegnamenti del padre, interessato a crescere un uomo e, per certi aspetti, un soldato modello. Insomma, una persona ligia al dovere, pronta ad anteporre il bene altrui al proprio, a mettere anima e corpo a disposizione della causa in cui crede. E il nostro caro figlio di Atena è, essenzialmente, una persona che può essere identificata, seppur a grandi linee, con una descrizione simile, anche se il ragazzo presenta molte, molte sfaccettature, sviluppate soprattutto negli ultimi anni trascorsi nel mondo mortale. Ma fin da piccolo Jason iniziò a mostrare i primi segnali di un carattere non esattamente tranquillo e rispettoso, dato che, come già detto, non era raro vederlo circondarsi dei ragazzi meno abbienti del circondario e portarli a casa, a giocare in quel quartiere così pieno di ricconi spocchiosi. Insomma, già si vedeva una spiccata attitudine all'irriverenza, caratteristica peculiare di Jason per il resto della sua vita.

Altra sfaccettatura di cui dovete essere a conoscenza riguardo al carattere decisamente complesso dell'albino, è la sua capacità di adattarsi moltissimo alla situazione e al suo interlocutore, andando a mascherare il suo vero carattere e mostrando una versione di sé decisamente distorta, un illusione di quello che è, a conti fatti, il vero Jason. Questa sua capacità fa del figlio di Atena un attore decisamente abile, anche se va detto che, con le poche persone di cui ha assoluta fiducia, il ragazzo non esita a mostrare il suo vero carattere. È infatti un ragazzo dolce e tutto sommato ben educato, raffinato nei gesti ed elegante nei modi, restio ad usare più parole dello stretto necessario, e forse un pochino chiuso su sé stesso e fin troppo riservato. Tende infatti ad accettare aiuti esterni solo molto, molto raramente, e tuttavia raramente rifiuta di aiutare un amico in difficoltà. Per concludere, posso dire che è tutto sommato una persona abbastanza facile da imbarazzare, ma tende a rispondere a tono, spesso e volentieri, e con una buona velocità di reazione, imbarazzandosi sul momento, si, ma nulla di più. Il tutto condito ovviamente da una grandissima devozione nei confronti del padre mortale, dato che Jason, mentre gli anni passavano, non tardò ad accorgersi di come il padre avesse fatto il possibile, e se vogliamo anche l'impossibile, per dargli la migliore vita possibile.

•𝘈𝘭𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 & 𝘗𝘦𝘴𝘰: già scritto nell'aspetto


•𝘈𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰: Mai gentile con sé stesso, soprattutto riguardo al proprio fisico, Jason vanta, perlomeno, un fisico insolito che però da sempre arriva a metterlo in stato di disagio con sé stesso. La carnagione di Jason è infatti straordinariamente chiara, facilmente definibile come biancastra o lattiginosa, i capelli molto più vicini all'argentato che al biondo platino. Insomma il ragazzo potrebbe tranquillamente venir scambiato per un fiocco di neve con le gambe. Ciò proprio dovuto al fatto che nessun tratto di Jason sia particolarmente scuro, nemmeno i suoi occhi, nulla. Questa particolarità sembra quasi conferire al semidio anche un'aria eterea quasi, estremamente delicata all'apparenza, fragile proprio come un fiocco di neve al tatto, nonostante questa impressione non sia esattamente così in realtà. Il ragazzo può tuttavia vantare due splendidi e beh, diciamo pure invidiabili, occhi dalla sfumatura azzurrina, non di quel blu scuro color zaffiro, piuttosto di un colore azzurro come il cielo in una limpida giornata di sole, o come il colore di un acquamarina, messa alla luce del sole, tanto per farla riflettere ancor di più. Ultima parte su cui mi soffemerò, prima di passare a caratteristiche più tecniche, sono i capelli del giovane, bianchi anch'essi, tenuti tutto sommato corti, così da non essere d'intralcio al semidio in scontri vari ed eventuali. Nonostante siano sempre tutto sommato corti, sono anche pettinati con discreta cura, segno che, anche se il ragazzo tende a non apprezzare il suo fisico, preferisce comunque non apparire trasandato. Quanto invece a peso e altezza, Jason arriva a 1.80 senza difficoltà, pesando circa 70 kg, mostrando quindi un fisico non da armadio, ma comunque molto, molto ben allenato e dei muscoli decisamente tonici, insomma, un fisico prestante e tutto sommato slanciato. Ma d'altra parte, già è difficile imbattersi in un semidio fuori forma, figuriamoci quando si parla del figlio di Atena che, per compensare la sua mancanza di poteri, di cui sfortunatamente non ha certo tardato a rendersi conto, ha finito per fare dell'allenamento la base delle sue giornate, così da aumentare le proprie prestazioni fisiche. D'altra parte, se non può competere con altri Semidei sul piano dei poteri, il minimo è che possa farlo sul piano fisico

•𝑆𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖: il corpo del giovane è, per sua sfortuna, costellato da una quantità a dir poco notevole di cicatrici, tutte rimediare durante l'impresa del ragazzo. Tra tutte, le più rilevanti sono un lungo taglio sul polpaccio sinistro, procurato dall'ascia di un ciclope, i segni degli artigli di un segugio infernale sull'avambraccio destro e sul petto, e per finire quella che sembra essere una grave ferita da arma da taglio all'altezza dello stomaco. Guardando particolarmente da vicino quest'ultima cicatrice, è possibile notare il filo bianco usato, all'epoca, per ricucire la grave ferita.


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•𝐺𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝐷𝑖𝑣𝑖𝑛𝑜: Atena, dea greca della guerra e della sapienza, protettrice della città di Atene, considerata anche la dea protettrice e più rappresentativa dell'antica Grecia.

Nacque come figlia primogenita della relazione tra Zeus e la titanide Meti, intrapresa dai due per portare la pace tra Dei e Titani a seguito della guerra che aveva portato alla caduta di Crono e alla fine dell'Età dell'Oro. Sfortunatamente Zeus, quando venne a sapere della possibilità che il secondo figlio che Meti avesse partorito, avrebbe avuto il potere di spodestarlo, finì per seguire l'esempio di suo padre, Crono, ingerendo la moglie ancora incinta della vera primogenita di Zeus, Atena, che venne partorita e crebbe nella pancia del Re degli Dei, prima di riuscire ad uscire dal cranio del sovrano dell'Olimpo con già indosso l'armatura da battaglia. Insomma, un entrata in scena di tutto rispetto, no? Ma concentriamoci ora su un altra sfera di influenza della Dea, ossia la guerra. Per quanto riguarda la parte del "dio della guerra", Atena è infatti in contrapposizione con Ares, in quanto il primogenito di Zeus ed Era rappresenta gli aspetti cruenti e sanguinari dei conflitti, mentre Atena rappresenta invece l'essenza stessa della pianificazione di uno scontro. Ma oltre a ciò, Atena è anche indicata come la dea simbolo del potere militare stesso della Grecia, e le leggende narrano che l'Athena Parthenos, una gigantesca statua di oro e avorio della Dea, di ben 12 metri di altezza, fu sottratta dal Partenone di Atene dai romani, che portando via quella statua, portarono via il potere militare stesso della Grecia.

•𝐺𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑈𝑚𝑎𝑛𝑜: James Gordon, ex generale dell'esercito americano, capace di vedere attraverso la foschia, 46 anni, nato il 17 dicembre, strana coincidenza, appena un giorno dopo il figlio. Si trova in congedo da quando perse la mano a seguito di un esplosione. Nonostante tutte le difficoltà che la perdita della mano potesse comportare, James tentò di essere il miglior padre possibile, per il piccolo Jason, con risultati eccellenti, oserei dire, dato che l'uomo crebbe un soldato modello, che venne tuttavia cancellato dagli eventi accaduti due anni fa. La relazione tra lui e Atena è tuttavia da far presente per alcune particolarità. Atena infatti, raramente affascinata da militari, che attirano, più spesso, l'attenzione di divinità come Bellona o Ares/Marte, non seppe infatti resistere all'uomo. Cosa abbastanza insolita dato che, come il figlio, anche il padre non si reputa una persona chissà quanto interessante. Oltre a questo, va fatto presente il fatto che la Dea non tentò nemmeno di nascondere la propria natura all'uomo, che rimase beh, a dir poco colpito dall'interesse di Atena, che sarebbe sfociato in beh... Jason. Va tuttavia fatto presente il fatto che, come spesso accade con la dea della saggezza, la relazione tra i due fu intrattenuta solamente sul piano mentale e sentimentale, mai carnale dato che, come già detto, Jason non venne partorito dalla madre, ma nacque dall'amore tra i due, e comparve quasi per magia davanti alla porta della casa del padre. 


•𝐸𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝐹𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖: //

•𝑃𝑜𝑡𝑒𝑟𝑖: non vanta capacità particolari, come la maggior parte dei suoi fratelli. È tuttavia un eccellente stratega, e non impiega nemmeno troppo tempo per apprendere l'uso di armi varie ed eventuali. Inoltre, sembra soffrire di dislessia in maniera molto minore rispetto agli altri Semidei, anche se è a dir poco iperattivo, e sebbene non fatichi molto a leggere e anzi, abbia fatto della lettura uno dei suoi hobby, non riesce a star sui libri per più di 5 minuti se non ha qualcosa per le mani. Che sia una penna da smontare e rimontare, o un orologio da indossare e togliere, tutto ciò non ha importanza, l'importante è avere qualcosa per tenere le mani occupate


•𝐴𝑟𝑚𝑖: il ragazzo, negli anni, anche grazie alla sua impresa, a cui il figlio di Atena prese parti anni fa, vanta un discreto arsenale di armi. Tra tutti una lancia, una spada, una pistola piuttosto particolare e una replica dell'egida, lo scudo di sua madre. Oltre a questi, tiene nascosta vicino al suo letto una bandoliera di coltelli da lancio, giusto perché non si è comunque mai abbastanza al sicuro.

Partiamo quindi dalla spada, una semplice spada in bronzo celeste, dalla lama dai riflessi più dorati che bronzei, senza tuttavia ornamenti particolari né nella lama né nell'elsa. La lama, a doppio taglio, è lunga circa 70 cm, poco più lunga di una tipica spatha romana.

L'arma del ragazzo vanta, tuttavia, una capacità piuttosto particolare, ossia quella di trasformarsi in un semplice anello argentato, con la lettera Δ impressa a fondo nel punto in cui dovrebbe trovarsi un eventuale gioiello.

L'impugnatura della spada, in pelle nera, è a dir poco usurata, per non dire quasi a brandelli, segno che l'arma del ragazzo, per quanto semplice e comune possa essere, è comunque stata usata più e più volte volte nel corso degli anni.

Seconda arma, nonché preferita, del ragazzo, è una lunga lancia. Due metri di una micidiale lega tra bronzo celeste e ferro dello stige, arma che, tra l'altro, sembra essere la prediletta dal ragazzo, che ha imparato ad usarla in maniera beh, eccellente, a dir poco. Questa appare, in contrapposizione alla spada, come un arma molto sfarzosa, l'asta è decorata finemente, eccezion fatta per un punto, dove il ragazzo tende ad impugnarla.

La pistola invece è un oggetto piuttosto interessante. Consapevole della difficoltà dei Semidei nell'usare armi tipiche dei mortali, e nella fattispecie le armi da fuoco, il ragazzo ha iniziato a studiare, assieme ad alcuni suoi fratelli, un modo per modificare un arma così da renderla utilizzabile anche ai Semidei. Funziona? Chi può dirlo, il giovane figlio di Atena ancora non ha voluto provarla. Però, perlomeno, ha fatto un tentativo.

Il "prototipo" della pistola

Lo scudo è invece un'accurata riproduzione scala 1:1 dell'egida, scudo donato da Zeus alla madre del ragazzo, Atena. Lo scudo però, presenta una particolarità a dir poco notevole. Perché come la testa di medusa pietrifica le sue vittime, anche lo scudo del ragazzo può fare qualcosa di simile. L'avversario viene infatti bloccato per un minuto, senza tramutarsi in pietra, ma più ci è se si trovasse fuori dal tempo (praticamente quello che succede con il basilisco in harry potter per intenderci). L'effetto dura, tuttavia, soltanto un minuto, e può essere usato dal ragazzo una sola volta al giorno. Portato spesso nella forma di un elegante Rolex dorato, lo scudo si trasforma seguendo la volontà del ragazzo, e sempre seguendo la volontà del proprietario, arriva la sua insolita capacità. Fu recuperato dal giovane durante la sua prima impresa, 2 anni prima dell'inizio della role

•𝘉𝘢𝘤𝘬𝘚𝘵𝘰𝘳𝘺: Jason nacque, come tutti i suoi fratelli, da una relazione puramente mentale, mai vissuta sul piano fisico, tra la madre, Atena, e il padre, un generale dell'esercito americano. Ed ecco che quando la culla con il bambino ancora in fasce si presentò, trasportata dai venti, alla porta di James, il generale non perse tempo, e subito accolse il figlio in casa propria. Va detto che l'infanzia di Jason fu tutto sommato allegra, tranquilla, anche se il ragazzo imparò abbastanza in fretta a cavarsela da solo, dato che il padre era spesso assente per lavoro. Già all'età di 10 anni il piccolo figlio di Atena cucinava per sé sia a mezzogiorno che per cena. Ma concentriamoci su alcuni piccoli dettagli della vita di Jason, partendo dal luogo dove il ragazzo è nato e cresciuto, ossia lungo Commonwealth Mall, a Boston, più precisamente nel quartiere di Beacon Hill, quartiere dove risiedono i più ricchi della città che, assieme al vicino quartiere di Back Bay, conta una popolazione di 27.000 abitanti.

Conosciuto sia per essere il quartiere più lussuoso di Boston, ospita numerose ville in stile vittoriano e, proprio in una di queste, visse Jason per i primi 12 anni della sua vita, è conosciuto anche perché è tra le vie di questo quartiere che è stata girata la famosa serie "teen wolf".

Ma tra le vie di Beacon Hill la vita di Jason non fu esattamente allegra, dato che i suoi ricchi e spocchiosi vicini mal tolleravano la presenza del padre, quell'uomo che, al contrario di loro, non viveva una vita agitata grazie ad un lavoro di ufficio, anzi, era spesso in prima linea. E proprio per questo anche i bambini del quartiere, salvo un paio di rare eccezioni, crebbero senza guardare di buon occhio il piccolo Jason che, va anche detto, ci mise del proprio per evitare di andare d'accordo con quel piccolo branco di damerini, andando a frequentare, nei primi anni di scuola, i più sfigati e i ragazzini meno abbienti, tendendo anche ad invitarli spesso a casa propria.

E va detto che, con questi bambini, trascorse anni molto, molto felici, fino al la settimana prima del decimo compleanno del ragazzo, quando il padre di Jason, nell'ultima missione che precedeva ben 6 mesi, addirittura metà anno, di congedo, perse tragicamente la mano destra nel tentativo, fortunatamente efficace, di sventare un attacco terroristico.

E da qui iniziò un periodo molto difficile sia per il padre, che si ritrovò, anche se ambidestro, a soffrire molto per la perdita della mano e la comparsa della protesi che la andò a sostituire, sia per Jason, dato che si sa, i mostri iniziano a notare i semidei verso i 10/11 anni di età. Ed era proprio quella l'età del ragazzo in quel periodo, dove i primi mostri iniziarono a farsi avanti per ucciderlo. E qui va ringraziato molto il padre del ragazzo che, capace di vedere attraverso la foschia, ebbe l'accortezza di procurarsi un coltello e, ovviamente, riesumare la sua vecchia pistola, due oggetti che si rivelarono tutto sommato fondamentali per la sopravvivenza del ragazzo, che imparò, guardando il padre, a sopravvivere, intuire e leggere i movimenti del nemico, a trovare i punti deboli. Non che questo lo aiutasse particolarmente a sopravvivere contro un mostro, ma bastò a tenerlo in vita. Dopo poco più di tre anni però, pochi giorno dopo il tredicesimo compleanno del figlio di Atena, la situazione diventò insostenibile. Almeno un attacco ogni due settimane, e non più mostriciattoli come piccole arpie sbandate o un paio di darcene, ma addirittura un giovane ciclope e un paio di lestrigoni, oltre a un piccolo segugio infernale. Insomma, mostri che un semidio ben addestrato non avrebbe nemmeno eccessivi problemi ad affrontare. Ma per un bambino di 13 anni appena compiuti e suo padre, armati di una pistola e un coltello a serramanico, e nessuna delle due armi in bronzo celeste, ecco che la situazione iniziava ad essere a dir poco insostenibile, tanto che, appena il primo satiro comparve a casa del ragazzo, poco dopo il tredicesimo compleanno di Jason, il giovane non ebbe molta scelta, e fu costretto a lasciare il padre per partire alla volta di Long Island e del campo mezzosangue. Finisce quindi per arrivare al campo a circa tredici anni e mezzo, leggermente più tardi rispetto ad alcuni suoi compagni. Ma d'altra parte era stato già messo al corrente delle sua identità di semidio, e sua madre si era anche già curata di riconoscerlo, il solo problema era attraversare buona parte della West coast con un padre senza mano, un addestramento decisamente insufficiente e nessun aiuto. A questo, fortunatamente, pensarono i satiri che, in due, si fecero avanti per accompagnare il figlio di Atena al campo, garantendogli una discreta protezione.

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