🅂🄲🄷🄴🄳🄰 🄿🄶:

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𝕬𝖐𝖚𝖒𝖆 𝕹𝖔 𝖔̄ 🌹 天使

@KingOfBlueRoses

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•𝘕𝘰𝘮𝘦: Ha due nomi, il primo è Virgil, il secondo Amon-Ra, si fa chiamare Virgil e raramente Amon.

Virgil

Virgil deriva da virga, cioè "verga", "ramoscello" o a paretimologie di natura folcloristica: a questo proposito, si è pensato che Virgilio possa derivare dalla crasi dei termini vir ("uomo") e lilium ("giglio"), ad indicare "un uomo puro come il giglio".
Questo nome gli è stato dato dalla madre Claudette.

Amon-Ra

Dal greco antico Ἄμμων Ámmōn , Ἅμμων Hámmōn, letteralmente il Misterioso o il Nascosto, il nome deriva dalla divinità appartenente all'antico Egitto, assunse molta più importanza grazie alla fusione con il dio Ra, divenendo poi Amon-Ra.
Questo nome gli è stato dato dal padre Ade, la motivazione è sconosciuta; secondo Claudette era un modo per screditare il Dio, in ogni caso resta il suo secondo nome.

•𝘊𝘰𝘨𝘯𝘰𝘮𝘦: Leclerc

•𝘌𝘵𝘢̀ & 𝘊𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘢𝘯𝘯𝘰: 19 anni, 10 dicembre

•𝘚𝘦𝘴𝘴𝘰 & 𝘖𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘶𝘢𝘭𝘦: Maschio, non ha mai espresso a nessuno il suo orientamento

•𝘊𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦:

È molto dolce e gentile, ama il prossimo più di se stesso anche se non adora stare in mezzo alla folla, ciò lo tiene sempre in allerta, è buono, giocoso, carismatico, ma il suo carattere quando è stressato, nervoso e altro ancora, cambia divenendo dinamico, arriva ad essere crudele, volgare, menefreghista o persino senza avere un esatto carattere divenendo impassibile. Quando torna in se, se avrà fatto delle cose terribili sarà pieno di dolore e rimorso che potrebbe portarlo alla pazzia ma la realtà è che è anche molto forte quindi tornerà solamente a far finta di nulla e tenersi tutto dentro con un possibile avvenimento futuro di quel che era accaduto proprio a causa di questo, per tutto questo lui cerca di stare solo, per paura di ferire qualcuno.

•𝘈𝘭𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 & 𝘗𝘦𝘴𝘰: 1,82 m x 71 kg

•𝘈𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰:

-Il ragazzo è molto in forma anche se mangia fuori misura soprattutto se è un cibo che ama.
-La sua pelle è pallida poichè non ama molto stare al sole.
-I suoi occhi assumono delle sfumature bluastre che a seconda della luce possono apparire turchesi, acquamarina e a volte con una forte luce di due sfumature concentriche, partendo dall'esterno di un azzurro chiaro fino ad arrivare al centro che si avvicina al verde.
-I suoi capelli corti sono color nero naturale ma preferisce tingerli con le sfumature del blu.
-Ogni tanto se gli va indossa degli orecchini quindi ha un poco visibile buco su entrambi i lobi delle orecchie.

•𝑆𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖:

-Sulla sua schiena partendo dal basso sul fianco sinistro, salendo fino ad arrivare dietro alla spalla destra, vi è una grande cicatrice di un ferita o taglio, potrebbe sembrare quasi fatto da una spada.
-I suoi canini sono leggermente più affilati del normale e ha una dentatura perfetta.
-Utilizza un profumo alla vaniglia raramente come se fosse il ricordo di qualcosa o qualcuno.

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•𝐺𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝐷𝑖𝑣𝑖𝑛𝑜: Ade, suo padre.

•𝐺𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑈𝑚𝑎𝑛𝑜: Claudette, sua madre.

•𝐸𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝐹𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖: @Cetryolo, @Simo_02

•𝑃𝑜𝑡𝑒𝑟𝑖:

Negromanzia, il potere di richiamare sulla terra i defunti;
Ha il potere di percepire quando un mortale o un semidio che conosce è morto;
Può compiere grandi viaggi attraverso le ombre, possiede il controllo di queste, poi il controllo delle ossa, della terra, infine la possibilità di percepire metalli preziosi nel terreno.

•𝐴𝑟𝑚𝑖:

-Un pugnale fatto in Ossa di dragone datogli dal padre.

-Un uncino fatto in Ferro dello stige.

•𝘉𝘢𝘤𝘬𝘚𝘵𝘰𝘳𝘺:

Virgil era nato a Lussemburgo dalla madre Claudette, di origini francesi, ella si spostava con il figlio per molti motivi, apparte per trovare un posto adatto a loro e un lavoro per mantenere la famiglia, anche perchè le piaceva viaggiare. Perciò portando nei suoi viaggi il figlio andando in Francia, Belgio, poi in Italia restando per un lungo periodo anche a Venezia, lui imparò molte lingue, tra le quali il tedesco, l'inglese, il francese e l'italiano. Si fermarono quando Virgil ebbe compiuto 13 anni, vicino al mare, sulla Baia del Silenzio in Liguria trovando un posto davvero elegante e lussuoso con una vista mozzafiato, il ragazzo era di poche parole soprattutto perchè la madre si era fermata li dato che si era innamorata di un riccone che cercava di viziare in ogni modo Virgil.
Virgil non sapeva davvero chi fosse il suo vero padre, Claudette gli raccontava di notte, come fosse una favola, del suo incontro con Ade, forse lei aveva persino dimenticato, immaginando che fosse stato un incontro d'una e più notti con lei probabilmente ubriaca che aveva fantasticato un pò troppo.
Il ragazzo però non si sentiva completo non conoscendo da dove egli provenisse.
La sua vita continuò, all'età di 14 anni cominciò a tingersi i capelli ed uscire molto di più, parlando anche con più persone, si innamorò di una persona al liceo in maniera davvero folle tanto che dopo quattro anni insieme, proprio il giorno del suo 18esimo compleanno, quando scoprì di esser stato tradito, cadde in una forte depressione e un dolore atroce gli creò un enorme vuoto (metaforicamente parlando) nel suo petto; da lì cominciarono anche i suoi cambi di carattere.
La madre notando i suoi strani comportamenti si cominciò a preoccupare e stesso quel giorno andò nella camera di Virgil che era seduto sulla finestra a guardare il panorama, Claudette guardandolo comprese i dolori del figlio conoscendo la relazione che si era frantumata quella mattina, iniziò a riflettere su un qualsiasi modo per far si che lui si riprendesse o almeno si distraesse da quel dolore.
Uscì dalla stanza e andò nella camera da letto vicino a suo marito, cominciò a rimuginare secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, ora dopo ora.
Intanto la giornata continuò e si fece notte, Virgil era stremato e si stese nel letto stringendo la mano al proprio petto, la madre al contempo mentre il marito dormiva nella propria stanza si mise a pregare una qualsiasi entità di far riprendere il suo bambino.
Allo scattare della mezzanotte mentre Virgil si stava per addormentare una voce grave e una presenza nella sua camera lo ridestò.
Ade era davanti a lui con una forma umana, disse a Virgil chiamandolo Amon quanto fosse stupido quel suo modo di deprimersi per un semplice essere umano, poichè era molto più di questo, era suo figlio.
Il ragazzo vedeva solo uno sconosciuto apparso dal nulla, si alzò dal letto e si avvicinò al padre, cercando di comprendere chi fosse o se si fosse addormentato e stesse solamente sognando.
Ade sorrise a Virgil senza dargli alcuna spiegazione e sparì davanti ai suoi occhi.
Virgil non era confuso, era molto di più, si mise nel letto a riflettere fino a che non si addormentò.
Il giorno dopo si risvegliò e iniziò a cercare un qualche indizio nella propria stanza, per comprendere se fosse stato un sogno o meno, stava per perdere le speranze fino a quando non si stese sul pavimento per guardare sotto al letto e vide un qualcosa, lo prese e lo portò alla luce, era un pugnale che agli occhi di Virgil sembrava fantastico, vi era un biglietto con una scritta in greco che lui riuscì a leggere anche se non aveva imparato quella lingua, vi erano scritte solo due parole "ti servirà" senza alcuna firma o mittente.
Il ragazzo si alzò ammirando quel pugnale e poi andò dalla madre, che si decise a raccontargli la verità e stavolta non come favola anche se nemmeno lei ci riusciva a credere.
Tutto ciò era nascosto agli occhi del padre adottivo.
Da quel giorno in poi il ragazzo si mise a fare ricerche su ricerche per saperne di più, ma nulla accadeva, niente si manifestava in lui.
L'anno dopo al ragazzo venne regalato un uncino che possedeva Claudette, datogli da Ade per protezione, alla madre. La donna disse di non averne bisogno e che spettava a lui ed era ora di andare a scoprire di più su se stesso.
Così il ragazzo intraprese un viaggio alla ricerca del campo mezzosangue, avendo letto molto su Ade, immaginava che potesse venire subito odiato da tutti quindi non aveva intenzione di rivelare di essere il figlio di quest'ultimo.
Virgil si stava avvicinando a scoprire di più su se stesso e finalmente stava arrivando al campo, ma durante la strada incontrò una furia, lui non era abituato a combattere e venne ferito alla schiena, però si rialzò e combattè contro questa riuscendo ad infilzare il pugnale nel petto e a tagliare la testa di quest'ultima con l'uncino.
Riuscì poi ad entrare al campo ancora ferito a causa della furia.

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